lunedì - 18 Novembre - 2024

Bimba di 8 anni muore di tumore: per i medici erano solo dolori di crescita

Morire a soli 8 anni per un tumore alle ossa: la piccola Darcy, deceduta domenica scorsa, era affetta da un tumore molto aggressivo alle ossa ma, per i medici, erano solo dolori di crescita. La piccola, consapevole che non ci sarebbe stato nulla da fare, aveva aiutato i suoi genitori a organizzare il giorno più brutto della sua vita: il suo funerale.

La notizia ha ormai fatto il giro del mondo: questa piccola ragazzina, di soli 8 anni, ha aiutato i suoi genitori ad organizzare il giorno del suo funerale, dopo aver appreso che il tumore che la stava divorando, non le avrebbe dato via di scampo. Solo a Gennaio, dopo una serie di accertamenti, avevano scoperto il male della bambina, dopo che molti medici avevano trascurato la situazione, ipotizzando che fossero solo dolori di crescita, trascurando la vera diagnosi che, se fatta in tempo, l’avrebbe salvata.

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A dare la triste notizia della scomparsa di Darcy McGuire, una bambina scozzese, è stata la sua famiglia con un post su Facebook. “Col cuore spezzato comunichiamo a tutti che Darcy Rae McGuire ha conquistato le sue ali d’angelo la mattina del 15-12-2019:vorrei ringraziare tutti colore che hanno inviato messaggi per avere aggiornamenti, ma io e i bambini abbiamo avuto bisogno di trascorrere queste ultime settimane senza rispondere”, recita il messaggio.

Una diagnosi errata

Come ricostruito dai media britannici, la piccola Darcy si era ammalata per la prima volta all’età di tre anni ma, nonostante ripetute visite dal suo medico di famiglia e anche da alcuni specialisti, solo dopo quattro anni ai familiari è stata comunicata la terribile diagnosi. Lo scorso gennaio, quando le condizioni della piccola sono peggiorate, la piccola Darcy ha scoperto di avere un cordoma.

Il cordoma che ha ucciso Darcy era un tumore, non un dolore di crescita

Il cordoma è un tumore dell’osso costituito da cellule dal tipico aspetto “fisaliforo”, cioè ricche di bollicine all’interno, che derivano da residui di cellule fondamentali durante lo sviluppo embrionale”, spiega la dott.ssa Paola Magnaghi, responsabile del laboratorio di Biochimica presso il Nerviano Medical Sciences (NMS) di Nerviano (Milano). “Queste cellule rimangono normalmente quiescenti per la maggior parte della vita. Se a un certo punto tornano ad assumere caratteristiche embrionali, ricominciano a dividersi e danno origine al tumore”.

La bambina insomma, sarebbe nata con la predisposizione a livello embrionale, di sviluppare il tumore,ciò che è infatti accaduto. Una preventiva diagnosi probabilmente l’avrebbe salvata.

Dopo che Darcy ha scoperto di essere malata terminale, non solo ha aiutato sua madre a organizzare il suo funerale, ma ha anche raccolto migliaia di sterline per una organizzazione benefica che ha fornito un valido aiuto e sostegno alla famiglia.

La mamma della piccola ha sempre pensato che sua figlia si sarebbe potuta salvata dalla malattia e che i medici hanno sottovalutato il vero problema, rassicurandola che si trattava solo di dolori di crescita, dolori muscolari innocui.

Questo tumore, molto aggressivo, colpisce un bambino su 20 milioni in tutto il mondo. Si sono accorti del malessere della piccola i medici, solo quando quest’ultima, lo scorso gennaio, si accasciava a terra poichè le gambe non avevano più la forza di farla camminare. E a quel punto era già troppo tardi: il cancro era esteso a gran parte degli organi della bambina. La mamma ha pensato di far capire tutto alla figlia che, dopo aver compreso la gravità della sua malattia, ha aiutato la sua mamma ad affrontare il dolore per poi volare in cielo in silenzio.

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