Hai mai sentito parlare di statine? Sono farmaci prescritti per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e, dalle ultime ricerche, risulterebbero efficaci a ridurre il rischio di ictus e infarto. Scopriamo cosa dicono gli studi scientifici.
Le statine non sono altro che farmaci prescritti per abbassare i livelli di colesterolo LDL (“cattivo”) nel sangue. Diversi studi effettuati evidenziano che questi medicinali sono ampiamente utilizzati anche per prevenire infarti e ictus, in condizioni in cui vi è una famigliarità di queste due patologie così serie.
Statine e infarto, un unione miracolosa
Gli infarti e gli ictus possono verificarsi nelle persone che hanno malattie cardiovascolari (malattie del cuore e dei vasi sanguigni) o che geneticamente provengono da famiglie con alto rischio di infarto. Ricerche precedenti hanno dimostrato che le statine riducono il rischio di un secondo infarto o ictus nelle persone che hanno malattie cardiovascolari.
Tuttavia, alle persone che non hanno una storia precedente di malattie cardiovascolari possono essere prescritte statine per cercare di prevenire un infarto o un ictus. Questa si chiama prevenzione primaria. Ma c’è incertezza sul fatto che i benefici delle statine siano superiori ai rischi dello stesso farmaco.
Lo studio
Nel Regno Unito, il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) afferma che possono essere prescritte statine ai pazienti se il loro rischio di contrarre malattie cardiovascolari, nei prossimi 10 anni è del 10% o più.
Il loro rischio viene misurato utilizzando un calcolatore del rischio che esamina fattori quali il livello di colesterolo, l’età, il fumo e la pressione sanguigna.
In un nuovo studio, i ricercatori irlandesi hanno esaminato un gruppo di persone che non avevano malattie cardiovascolari ma che assumevano statine per ridurre il colesterolo. La maggior parte degli studi ha dimostrato che le statine hanno ridotto il rischio di avere o morire di infarto o ictus, rispetto alle persone che non assumevano statine.
Ma i ricercatori affermano che l’assoluto beneficio o rischio dipende dalla propria salute e dai fattori di rischio (caratteristiche di base).
I ricercatori concludono che tutti i pazienti, a cui vengono prescritte statine, dovrebbero essere fornite maggiori informazioni sulle loro possibilità individuali di beneficiare dei farmaci e sui possibili effetti collaterali, come i dolori muscolari e articolari.
Per comprendere nello specifico, i benefici sul cuore di questo farmaco, i ricercatori hanno fatto l’esempio di un uomo di 65 anni che non ha malattie cardiovascolari ma che fuma, ha colesterolo alto e ipertensione.
Ha un rischio del 38% di infarto nei prossimi 10 anni (questo è il rischio di base). La riduzione del rischio scenderebbe al 9% se assumesse statine.
E’ quindi opportuno prendere statine per salvare il cuore e abbassare il colesterolo?
I ricercatori hanno affermato che la loro revisione ha dimostrato che: “Sebbene le statine siano comunemente prescritte, permangono serie domande sul loro beneficio e accettabilità per la prevenzione primaria, in particolare nei pazienti a basso rischio di malattie cardiovascolari”.
Riferiscono che le statine possono essere “un esempio di assistenza di basso valore” per i pazienti a basso rischio e potrebbero “rappresentare uno spreco di risorse sanitarie”.
L’opzione migliore è per chiunque sia preoccupato di assumere statine per discutere del loro potenziale rischio e beneficio con il proprio medico di famiglia.
Puoi anche ridurre il rischio di malattie cardiovascolari attraverso un’alimentazione sana, esercizio fisico regolare, attenersi ai limiti di alcol raccomandati e smettere di fumare.