Spesso il loro atteggiamento viene confuso e anziché essere timidi vengono scambiati per persone fredde, dallo scarso interesse, poco socievoli
Si dice spesso che il mondo è bello perchè è vario! Proprio così! Ognuno di noi ha un proprio carattere, una propria indole che ci caratterizza e che con le tante e svariate sfaccettature caratteriali, diventiamo unici e straordinari.
L’ambiente in cui viviamo, la condotta che ci è stata imposta, l’atteggiamento della famiglia in cui siamo cresciuti sono fattori importantissimi che determinano il nostro carattere, le nostre debolezze, i nostri punti di forza, il nostro modo di rapportarci al mondo.
Una famosa frase di Pierre Beauchene diceva “la timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci”.
Ci sono persone che si sentono spesso fuori luogo, fuori tempo, che preferiscono non parlare per paura di sbagliare ed essere giudicati, che diventano rosse se qualcuno appoggia lo sguardo su di loro oppure tentano di evitare delle situazioni in cui i riflettori si puntano nella loro direzione.
Sono loro, le persone timide, poco disinvolte, talvolta insicure ed impacciate. Timido è anche l’individuo che non accetta gli schemi che la società impone che vuole tutti sfacciati, socievoli, sicuri di tutto. Essere timidi diventa un vero e proprio scudo di protezione in cui ci si chiude per non soffrire o sentirsi attaccati.
L’origine della timidezza
Di solito non si nasce timidi, lo si diventa per una serie di situazioni che in qualche modo ci hanno ferito e hanno lasciato un solco nel nostro animo rendendoci vulnerabili e generando quell’ansia che mette a disagio. Per non riprovare quella brutta sensazione, si preferisce nascondersi dietro la propria corazza per vivere sereni. Alcuni studiosi dicono che è l’età dell’adolescenza che forma il carattere futuro, ed è proprio in questa fase della vita che ad ogni colpo ricevuto, non si ha forza di reagire e l’età adulta accumula tutti gli “schiaffi” morali e gli strascichi ricevuti in questa parte di vita vissuta.
Alla timidezza si unisce perfettamente, come se fosse un puzzle, la sensibilità, la vulnerabilità, la paura, l’emotività.
La timidezza in fin dei conti, non è una qualità da disprezzare, anzi, le persone timide di solito sono anche particolarmente rispettosi degli altri perché non amano essere criticati e di conseguenza non criticano neppure loro.
Essa diventa un problema quando:
- Ci impedisce di vivere serenamente in ambienti lavorativi, in famiglia, tra gli amici, nella società
- Quando diventa fonte di eccessiva ansia e depressione
- Quando ci impedisce di chiedere aiuto a qualcuno
- Quando siamo attratti da qualcosa o qualcuno ma si preferisce tacere.
In questi casi, un supporto psicoterapico è fondamentale per riacquistare la sicurezza necessaria in una società di avvoltoi.
Il timido che non riesce a relazionarsi deve sempre avere in mente questo concetto: essere timidi può rivelarsi una vera arma di seduzione e di stima poiché, agli occhi di chi non è superficiale risulterete rispettosi e semplici in una società di persone spudorate e chiassose.
Mai dire ad un timido questo!
Chi è timido di solito non percepisce subito se con lui state scherzando o lo state offendendo davvero perciò per non metterlo eccessivamente a disagio, evitate frasi di questo genere.
“Perché non parli a voce più alta?”
La persona timida ha difficoltà a parlare in pubblico, con gli altri e per paura di dire cose insensate, modella il proprio timbro di voce in modo che sia fievole e poco avvertita. Se gli fate notare ciò, si sentirà maggiormente a disagio e scapperà via.
“Su, non fare il timido”
Non c’è vergogna che tenga! Il timido si rifugia nella sua timidezza non perché lo vuole ma perché si sente costretto. Se voi glielo fate notare, è la fine.
“So che non sei a tuo agio tra la gente”
Sapere che la loro timidezza si nota nei loro occhi, peggiora la situazione e non farete altro che allontanare l’individuo timido dalla società.
“Vivi un po’ di più la vita!”
Vivere non significa gridare al mondo o sui social le proprie emozioni. Si vive benissimo anche rimanendo nella propria riservatezza, anzi, si vive con maggiore garbo e autonomia.
“Perché sei timido? Sei così carino/a”
Essere introversi non dipende dal proprio aspetto fisico. Siamo abituati a vedere e a pensare che chi ha un corpo statuario e un bel viso debba essere necessariamente estroverso, mettersi in mostra o spudorato. Non è cosi! La bellezza esteriore o la cura della persona è una cosa diversa dall’emozione che una persona prova nell’animo, delle sue leggiadre sensazioni.
Tenetevi stretta la vostra riservatezza e la vostra timidezza. Sono le persone silenziose quelle che hanno più da trasmettere, sembrano vuote ma dentro esplodono di enfasi.
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