Dal 4 Maggio si dà il via alla fase 2 che prevede un lieve allentamento delle restrizioni e i bus tornano ad essere popolati da passeggeri, che spesso devono raggiungere il proprio posto di lavoro o di persone che vanno a fare visita ai propri congiunti.
E’ appena iniziata questa fase e già si possono contare gli atti “vandalici” di gente poco rispettosa che cerca di andare contro le regole. Secondo quanto riportato nel nuovo decreto infatti, è obbligatorio indossare la mascherina a bordo dei mezzi pubblici.
La vicenda che stiamo per raccontarvi è accaduta ad Ancona, dove l’autista di un bus, il Conerobus, è stato vittima di insulti e sputi da parte di un passeggero a cui aveva vietato di salire a bordo del mezzo perché non munito di mascherina.
E’ successo questa mattina sulla linea 4 che collega la stazione ferroviaria al centro cittadino. Un uomo voleva salire a bordo del mezzo senza una protezione del viso, in violazione delle nuove misure che l’azienda di mobilità ha disposto, in accordo con le disposizioni ministeriali, per il graduale ritorno alla normalità dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. Quando il conducente gli ha chiesto di adeguarsi, il passeggero lo ha insultato. Non contento e per tutta risposta, ha anche sputato contro il mezzo per poi dileguarsi prima dell’arrivo della forze dell’ordine, che erano state allertate dall’autista.
Gli altri passeggeri presenti si sono congratulati con il conducente e gli hanno tributato un applauso, anche perché rassicurati dal rispetto delle regole per prevenire il contagio da Covid-19. Tutta la scena è stata ripresa dall’impianto di videosorveglianza del mezzo e l’azienda ora sta valutando se sporgere denuncia. “Un episodio che condanniamo – spiega il presidente di Conerobus, Muzio Papaveri – siamo felici del comportamento del nostro collega e vogliamo sia chiaro a tutti i cittadini che noi continueremo a fare il nostro dovere, garantendo il servizio senza transigere sulla sicurezza. Lo facciamo per tutti gli utenti e per i nostri dipendenti. La tolleranza per chi non rispetta le regole è zero anche in periodo di ordinaria attività, a maggior ragione in un momento in cui tutti siamo chiamati a maggior senso di responsabilità e sacrifici”.