giovedì - 26 Dicembre - 2024

Coronavirus: il virologo, Premio Nobel per la Medicina, ha spiegato perché non ci sarà la seconda ondata

Il dottor Beutler, divenuto premio Nobel, ha affermato che non ci sarà alcuna seconda ondata poichè le misure di contenimento messe in atto sono state sufficienti per annientare il virus.

In questo periodo in cui il virus sembra darci tregua, già è alta la tensione per quello che potrà accadere i prossimi mesi autunnali, ossia la possibilità che il COVID-19, che in questo momento sembra essere in una fase recessiva, torni a farsi sentire con maggior forza.

- Advertisement -

Ad affrontare questa problematica c’è stata Ilaria Capua che ha dichiarato che la seconda ondata potrebbe non arrivare mai a suo parere, se continuiamo a mantenere il dovuto distanziamento sociale e mascherina.

E’ della medesima opinione anche l’immunologo statunitense Bruce Beutler, premio Nobel per la Medicina 2011. Dati alla mano, sostiene Beutler, il virus sta regredendo anche se siamo tornati alla vita normale, o quasi. Segno che una seconda ondata potrebbe anche non esserci.

Beutler: perché non ci sarà una seconda ondata

Beutler è pienamente convinto che la seconda ondata da Coronavirus non arriverà mai poichè le misure di contenimento messe in atto da Marzo, sono state sufficienti per indebolire il virus e frenare il numero delle vittime, che sarebbero state molte di più.

Sono i dati a parlare chiaramente: il Coronavirus sta diventando via via meno aggressivo in tutti i paesi del mondo in cui è stato stabilito un precedente Lockdown.

Motivo per cui Beutler è sempre più convinto che, la pandemia sta lentamente, ma costantemente, regredendo. “La popolazione non è così vulnerabile come all’inizio, quando nessuna di queste misure era stata intrapresa. Questo è vero, anche se attualmente solo una piccola percentuale della popolazione è stata infettata. Ma tutto ciò mi porta a pensare che non ci sarà una seconda ondata”, ha affermato l’immunologo statunitense ad AdnKronos Salute.

Il virus non è scomparso

Allo stesso tempo, però, il ricercatore statunitense invita a non abbassare troppo la guardia. Anche se potrebbe sembrare che il virus sia di fatto scomparso, non è affatto così. L’unico modo per sconfiggere definitivamente la malattia, sostiene Beutler, passa attraverso il vaccino. Un rimedio efficace, però, a oggi non è ancora disponibile e potrebbe esserlo solo tra qualche mese.

Secondo il Premio Nobel, infatti, la cura per il Coronavirus non sarà disponibile prima del 2021 (anche se il vaccino italo-britannico acquistato dal Governo potrebbe arrivare nell’autunno di quest’anno) e, sino ad allora, dovremmo far attenzione a non allentare le misure di contenimento adottate sino a oggi. Anche perché, molto probabilmente, nella fase iniziale non potrà essere somministrato a tutti e non si hanno certezze di alcun tipo sulla sua efficacia a lungo termine.

Condividi se ti è piaciuto

Potrebbe anche interessarti

error: Contenuto protetto da Copyright©