Nonostante le raccomandazioni del Ministero della Salute e del Governo Conte, molti ignorano la pericolosità del virus e sono poco consapevoli di quale danno possono causare a chi ha delle patologie.
Ne è un esempio la vicenda accaduta a Milano dove un titolare e un dipendente di un ristorante si sono recati a lavoro nonostante sapevano di essere positivi al Covid.
Hanno tentato la fuga allʼarrivo dei carabinieri, ma sono stati incastrati dai testimoni e dalle telecamere: rischiano fino a 18 mesi di carcere e una sanzione da 5mila euro
Positivi al Covid continuano a lavorare nel ristorante: beccati dai Carabinieri
Erano entrambi in isolamento fiduciario i due ragazzi che gestivano il ristorante e che erano risultati positivi al Coronavirus. Non appena hanno intravisto l’auto dei Carabinieri parcheggiare dinanzi al locale, sono fuggiti da un uscita secondaria ma sono stati comunque incastrati dalle telecamere e dalle testimonianze dei clienti.
Punizione salata – La gravissima leggerezza costerà loro un prezzo molto salato: per il reato in questione – inosservanza di un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva – il Testo Unico delle leggi sanitarie prevede il carcere dai 3 fino a un massimo di 18 mesi e un’ammenda da 500 a 5mila euro.
Locale sequestrato – Dopo l’intervento dei carabinieri della Compagnia Milano Porta Monforte e del Nucleo Radiomobile di Milano, gli altri membri del personale e i clienti del ristorante sono stati invitati a tornare a casa e isolarsi in attesa di indicazioni dall’Ats. Il locale, che si trova in zona Turro, è stato sequestrato per ulteriori verifiche igienico-sanitarie da parte dei Nas.