Zeno ha solo 4 mesi e la sua vita appare già difficile nonostante è stato messo al mondo da troppo poco.
Lo scorso 15 Ottobre, è stato ritrovato sul ciglio della strada, a Verona, abbandonato in una fredda notte da sua madre che aveva avuto cura di lui fino a poche ore prima.
Le sue condizioni di salute erano buone e senza dover ricevere cure mediche, era stato accudito dal personale dell’ospedale con tanta dedizione e amore.
Zeno ora ha una famiglia affidataria, anche se per il momento si tratta di una soluzione provvisoria, in attesa che il Tribunale dei Minori di Venezia si pronunci in via definitiva; tale soluzione ha tuttavia permesso, già da qualche giorno, le dimissioni di Zeno dall’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento . La famiglia affidataria è stata individuata dai Servizi sociali del Comune all’interno dei 60 nuclei familiari che sono in questo momento a disposizione del Centro per l’Affido comunale per la presa in cura provvisoria di minori.
I suoi genitori naturali, due romeni trentenni, in Italia da oltre un anno, sono stati rintracciati e hanno dichiarato di non poter crescere il loro bambino a causa di condizioni economiche molto precarie.
Per questo la notte tra il 14 e il 15 ottobre i due hanno avvolto il bambino in una coperta e l’hanno abbandonato sul ciglio della strada, tra via Tevere e via Chioda. Poche ore dopo a ritrovare il piccolo è stato un uomo pakistano che si stava recando al lavoro in bici e che ha subito allertato la polizia.
I genitori sono stati in seguito denunciati per abbandono di minore alla procura di Verona. “Questo episodio è abbastanza particolare perché non è frequente l’abbandono di un bimbo così grande. È vero che il piccolo ha solo quattro mesi, ma in genere l’abbandono avviene nei primi giorni di vita per motivi diversi ma quasi sempre legati a situazioni di forte disagio della madre” ha spiegato qualche giorno dopo il ritrovamento l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Verona, Daniela Maellare, aggiungendo: “Sono importanti le buone notizie sulla salute del bambino ma è altrettanto commovente il grande cuore dei veronesi che, come tutti noi, scossi da questo episodio ci stanno scrivendo e telefonando disposti ad accogliere il piccolo”.