Napoli: violenza sul corpicino di un neonato, su cui è stata versata acqua bollente o candeggina, provocando ustioni gravi.
Il piccolo, di soli quattro giorni, è attualmente ricoverato in ospedale ed è in prognosi riservata dopo un intervento chirurgico. A chiamare i soccorsi era stato il padre; la madre è stata arrestata nell’ospedale Loreto Mare, dove è ricoverata per le conseguenze del parto casalingo.
I due, Concetto Bocchetti, 46 anni, e Alessandra Terracciano, 36 anni, sono accusati di maltrattamenti in famiglia con lesioni gravi e abbandono di minore.
Il piccolo Vincenzo era nato quattro giorni fa, in casa; la coppia, già seguita dai servizi sociali, aveva nascosto la gravidanza, forse per timore di perdere l’affidamento del bambino, visto che già aveva perso la patria potestà di altri due figli. A chiamare i soccorsi, ieri, era stato il 46enne. I paramedici, arrivati nell’appartamento di via Diaz, a Portici, in provincia di Napoli, hanno trovato la donna e il neonato. Lei aveva partorito in casa tre giorni prima, da sola, il bambino aveva riportato delle lesioni da parto che non erano state mai medicate. Nessuno sapeva di quella gravidanza, nessuno era stato chiamato per assistere durante il parto.
Il piccolo, che presentava anche delle ustioni sul corpo, causate forse da acqua bollente o da candeggina, era stato trasportato all’ospedale pediatrico Santobono e sottoposto ad una operazione chirurgica d’urgenza; si trova attualmente ricoverato in prognosi riservata.
Da ulteriori accertamenti dei carabinieri è emersa una situazione di estremo degrado: oltre ai due figli, l’uomo e la donna avevano avuto altri bambini, frutto di precedenti relazioni, che non vivevano con loro; il 46enne, ex dipendente di una ditta di pulizie che aveva lavorato anche nel Policlinico Federico II di Napoli, ha dei precedenti per maltrattamenti; la 36enne è invece già nota alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.