Nonna Maria ha 98 anni ed oltre ad essere una nonna modello, sempre premurosa e attenta ai suoi nipoti, gode anche di un ottima salute infatti, nonostante la sua veneranda età, è riuscita a sconfiggere il Covid in poche settimane.
Nonna Maria però, così come raccontano molti quotidiani on line, ha ricevuto un regalo strepitoso: dopo la sua guarigione è diventata ricca, grazie ad un buono fruttifero postale di 34 anni fa, dimenticato all’interno della macchina da cucire. La somma stimata da riscuotere è di 475 mila euro.
A 98 anni sconfigge il Covid e diventa ricca
A 98 anni ha sconfitto il Covid ed è diventata ricca, grazie ad un buono fruttifero postale di trentaquattro anni fa. Il Corriere della Sera racconta la storia di nonna Maria, in un articolo a firma di Fabrizio Peronaci.
L’anziana, originaria di Frosinone, ha contratto il coronavirus lo scorso novembre, manifestando i sintomi della malattia, ma in modo lieve e fortunatamente senza particolari conseguenze per la sua salute. Così con le raccomandazioni dei medici ha trascorso il periodo della quarantena, fino ad entrambi i tamponi molecolari negativi, all’interno della sua abitazione in zona Prenestino, dove abita insieme alla figlia. Tempo che la donna ha impiegato a sistemare casa e a fare un tuffo tra i vecchi ricordi del passato, oggetti e scartoffie di una vita fa, dalle quali è però riaffiorato alla luce un prezioso tesoro. Nonna Maria aveva nel lontano 1986 aveva infatti aperto un buono fruttifero alle poste, versando alcuni risparmi, del quale si era col tempo dimenticata, ma che negli anni sono cresciuti e ad oggi hanno raggiunto una somma interessante. La scoperta proprio a ridosso dello scorso Natale: all’interno della macchina da cucire era infatti nascosto un foglietto, un buono appunto dal valore di 50 milioni di lire, oggi 475 mila euro, la liquidazione del defunto marito.
Un buono fruttifero da 475mila euro nascosto nella macchina da cucire
La figlia della donna si è rivolta al personale delle poste per comprendere a quanto ammontasse l’assegno della mamma. A causa di un errore di calcolo, le poste offrivano il rimborso di 200 mila euro. Per questo è intervenuta Giustitalia, a cui si è rivolta la donna. L’associazione che si occupa di consumatori e tutela dei cittadini ha rifatto i calcoli e si è rivolta al giudice di pace, il cui verdetto a conferma dell’importo da erogare è atteso per il prossimo marzo, pari a 475 mila euro.