sabato - 23 Novembre - 2024

Astrazeneca, Giorgio Palù (AIFA) avverte: “Ecco i soggetti che dovrebbero evitare il vaccino”

Abbiamo sentito più volte parlare di Giorgio Palù che in merito ai vaccini, ha esposto il suo pensiero sui soggetti che dovrebbero evitare quello Astrazeneca. Palù è specializzato in virologia e malattie infettive ed è attualmente uno specialista del Centro di medicina e Casa di cura Villa Maria di Padova; inoltre lui è il presidente delle Società Italiana ed Europea di Virologia, ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università di Padova e direttore del Laboratorio, oltre ad essere presidente dell’AIFA.

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Ecco i soggetti che dovrebbero evitare il vaccino

Dopo il caso Astrazeneca, gli italiani sono molto spaventati nei confronti del vaccino. Il caso Astrazeneca ha imposto un parziale “STOP” ma dopo il riavvio della campagna vaccinale, resta ancora il timore dei cittadini nonostante il vaccino “tanto condannato” risulta estremamente sicuro.

Il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù, ospite nella puntata di Porta a Porta, condotto da Bruno Vespa ha spiegato che “il rapporto rischi-benefici per il vaccino di Astrazeneca è nettamente a favore dei benefici” ma anche chiarito che si aspetta dall’Agenzia europea Ema una nota di avvertenza: “Perché se ci sono soggetti femminili che hanno avuto trombosi, bisognerà studiarli. Soprattutto le donne che prendono la pillola, che è un farmaco pro-trombotico o che hanno difetti della coagulazione. Una maggiore attenzione, cioè, per questi soggetti. Aspettiamo però che ci sia questa valutazione”.

Palù in fatto di rischi, gli stessi che hanno portato allo stop di AstraZeneca anche in Italia, non ha dubbi: “Gli eventi trombotici hanno un’incidenza bassa”. Per ora “gli studi validativi” ci “tranquillizzano, ma ancor di più gli studi sul campo, con oltre 12 milioni di vaccinati nel Regno Unito e oltre 5 milioni in Europa che danno dati assolutamente rassicuranti“. I timori non mancano però. D’altronde “sappiamo che non solo AstraZeneca – ha poi aggiunto – ma anche quelli Rna possono dare infiammazioni, un’insorgenza del fenomeno di aggregazione nel sangue, ma è un evento molto raro. Il nesso al momento è solo temporale e non causale. Attendiamo l’esito definitivo ora sugli studi”. Sul blocco del lotto incriminato il presidente dell’Agenzia italiana ammette che è stato un passo giusto quello di “essere cautelativi è sempre prudente”.

Per maggiore sicurezza, in mancanza di dati certi, rivolgersi al proprio medico di famiglia che saprà valutare e consigliare, in particolar modo coloro che assumono la pillola, che hanno avuto già disturbi quali trombosi o che hanno difetti di coagulazione.

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