Scommetto che anche a te, come a tutti i comuni mortali, è capitato almeno una volta nella vita di essere assalito dalla curiosità di sapere quanto sei intelligente senza dover affrontare lunghi, prolissi e complessi test psicologici. Ebbene, se sei ancora interessato a scoprirlo, questo è il momento giusto.
La rivista americana Business Insider ha congiunto diverse ricerche ed è arrivata alla conclusione che esistono 7 fattori in particolare che contraddistinguono le persone intelligenti.
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Essere i primogeniti.
Una ricerca norvegese volta ad esaminare la correlazione tra ordine di nascita e quoziente intellettivo, ha evidenziato che il primogenito, in media, è dotato di un quoziente intellettivo di circa 103 che tende ad abbassarsi approssimativamente di 1,5 punti ogni nuovo fratello. Tale fenomeno risulta essere dovuto a cause educative, piuttosto che biologiche.
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Essere disordinati.
Qualche anno fa, l’Università del Minnesota, ha dimostrato scientificamente attraverso un’analisi sull’implicazione dell’ordine e del disordine nella creatività, che i soggetti più scompigliati risultano essere più creativi e intelligenti rispetto ai soggetti sistematici. Questo risultato sarebbe dovuto al fatto che vivere quotidianamente in un ambiente disorganizzato sviluppa idee singolari, distanti dai convenzionalismi.
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Essere ansiosi.
L’ansia è socialmente ritenuta una sensazione negativa ma, in realtà, svariati studi hanno dimostrato che i soggetti ansiosi risultano essere più intelligenti e capaci in diversi ambiti e più abili nel linguaggio verbale, rispetto ai soggetti che mostrano meno preoccupazione.
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Essere divertenti.
Il senso dell’umorismo fa parte dell’intelligenza sociale, che promuove una facile interazione con gli altri.
Attraverso prove di intelligenza, per uno studio sul ragionamento astratto, è emerso che i soggetti più intelligenti sono anche quelli più divertenti. Di fatto, l’ironia risulta essere molto utile anche per affrontare situazioni difficili, le quali appaiono da subito più leggere se affrontate col sorriso.
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Aver preso lezioni di musica.
Diversi studi hanno dimostrato come i bambini che hanno ricevuto un’istruzione musicale per un determinato periodo di tempo risultino avere un coefficiente di intelligenza maggiore rispetto ai soggetti che hanno ricevuto tipi di istruzione diversi da quella musicale o nessun tipo di istruzione.
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Saper leggere sin da pargoletti.
Uno studio britannico condotto sui fratelli gemelli ha riscontrato come generalmente il fratello che per primo acquisiva la capacità di lettura, fosse dotato di un quoziente intellettivo più elevato e predisposto ad uno sviluppo evolutivo più rapido rispetto al fratellino.
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La scelta di un gatto come animale domestico.
Un recente studio sulla valutazione della personalità e dell’intelligenza, che ha coinvolto 600 universitari, ha messo in luce che i soggetti possidenti come animale domestico un cane sono maggiormente estroversi rispetto a quelli che possiedono un gatto. Ma i soggetti che hanno un gatto anziché un cane, hanno ottenuto punteggi maggiori in test sulla capacità cognitiva e di apprendimento.
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