Anche questa volta il fisco ha deciso di indagare nella vita degli italiani, anzi, tra i loro risparmi, pertanto ha attuato un nuovo strumento per verificare tutte le risorse economiche di ciascuno di noi.
Dopo un primo periodo sperimentale, l’agenzia delle entrate ha diramato una nota dove avvisa che il risparmiometro partirà a breve.
Questa novità, che non sarà proprio un prelievo forzoso, ma poco ci manca, permetterà di prelevare soldi non solo alle partite iva ma anche alle persone fisiche e chi ha troppi soldi sul conto, riceverà una lettera dall’Agenzia delle entrate.
Il risparmiometro è uno strumento, o meglio, un’arma che il Fisco ha messo in mano alla guardia di finanza per combattere l’evasione. Si tratta di un software che misura i risparmi in banca accumulati dal contribuente in un anno e li misura con i redditi da questi dichiarati. Se dovesse risultare che i primi sono eccessivi rispetto ai secondi, scatterà la tassazione.
Risparmiometro: come funziona davvero
Questo sistema non ha la necessità di essere utilizzato da una persona ma lavora in maniera completamente automatica, infatti, sarà il computer stesso che tramite appositi programmi, avviserà i funzionari dell’Agenzia che la persona analizzata telematicamente sta evadendo.
Per capire di cosa stiamo parlando, facciamo un esempio:
Il signor Bianchi riceve mensilmente l’accredito dello stipendio dal proprio datore di lavoro che esegue il bonifico sul suo conto corrente. Dopo 12 mensilità, però, il signor Bianchi sembra aver prelevato dal conto solo piccole somme di denaro che non sono sufficienti a vivere durante il mese. Alla fine, i risparmi sono quasi pari a tutte e 13 le mensilità dello stipendio. L’Agenzia delle Entrate si chiederà pertanto: Con quale denaro avrà fatto la spesa, pagato le utenze e la benzina? Come avrà mandato avanti la famiglia?
Per il fisco c’è un solo sospetto: il signor Bianchi ha disponibilità economiche che non ha indicato nella dichiarazione dei redditi. Così, l’ufficio delle imposte gli invia una lettera chiedendogli di chiarire la sua posizione. Bianchi, a questo punto, è chiamato a giustificarsi e a dimostrare che i redditi con cui ha vissuto provengono da fonti lecite, sono esenti (ad esempio donazioni dai genitori, risarcimenti) o già tassati alla fonte (ad esempio vincite al gioco).
Il riaparmiometro, chiamato anche ANAGRAFE DEI CONTI CORRENTI, sarà un arma a doppio taglio per i cittadini che vedranno “spiarsi” tutti i movimenti finanziari che fanno e, sarà lo strumento, a quanto pare molto potente, che intensificherà la lotta contro l’evasione fiscale.
L’accesso al maxi database potrà essere consentito anche alla Guardia di Finanza. Il primo monitoraggio effettuato dalle Fiamme Gialle sui dati condivisi dell’Agenzia delle Entrate ha portato all’individuazione di 156 sorvegliati speciali.
Non sappiamo quando verrà attuato, fonti certe riferiscono che manca davvero poco.