venerdì - 22 Novembre - 2024

Nadia Toffa: “Per me Nadia era una stron**. E lo rimane anche da morta”: Il post della vergogna rimosso che scatena il web

A distanza di pochi giorni dalla sua morte, si continua a parlare di Nadia Toffa, distrutta dal cancro e dagli haters e non solo, che continuano a parlare di lei.

Per me Nadia Toffa era una stron**. E lo rimane anche da morta”…è questo il commento, successivamente rimosso, che ha scatenato il web.

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Questo commento choc è di Tiziano Tuberini, psicologo radiato dall’albo dei medici, che ha postato questo commento sotto la notizia che annunciava la morte di Nadia.

Il web si è così infiammato e centinaia di commenti pungenti sono stati scagliati contro di lui. Tuberini aveva dato anche una palese giustificazione a questo commento: lui non accettava il suo modo di pensare riguardo all’essere contraria sulle politiche anti-gay.

Da quanto ci riferisce il Messaggero, infatti l’ex psicologo sosteneva di essere in grado di curare i gay, con pratiche considerate nocive dalle principali associazioni internazionali di medici, psicologi e psichiatri e motivo per cui anni fa è stato radiato dall’albo.

I ricordi di Nadia

I suoi ex colleghi non smettono di piangere e ricordarla per la sua genuinità e pertanto non accettano le parole di quest’uomo che ha offeso “una grande donna, se nonché guerriera”.

Filippo Roma, un inviato delle Iene, dice: “Sarai sempre un ricordo indelebile. Ti sarebbe piaciuto vederci tutti li a ferragosto. O forse ci hai visto, chissà. Ed è grazie a te che da oggi voglio ancora più bene ai miei compagni di avventura. Sarai per sempre un ricordo indelebile, una luce accesa nella mente, un tocco di magia nel cuore. Si Nadia, sei magica veramente”.

Anche la redazione del il Mondodelledonne.net, si affianca al dolore della morte di Nadia Toffa, volendola ricordare con il suo sorriso inciso sulle labbra, nonostante il dolore e volendola ringraziare, anche se tardivamente, per la campagna di raccolta denaro che ha permesso l’apertura del reparto di oncoematologia pediatrica della città di Taranto che darà molte speranze di guarigione a tanti bambini che soffrono come è accaduto a lei.

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