Quando muore un genitore, oltre a lasciarci un vuoto che mai nessuno può colmare, ci lascia anche la sua eredità ovvero tutti i suoi beni materiali, mobili ed immobili, che possedeva. A volte però, gli ereditieri, anziché incassare, saranno obbligati a pagare i debiti lasciati dal defunto.
E’ capitato a molti che, dopo la morte dei propri genitori, di essersi trovati indebitati fino al collo di somme dovute di cui non ne sapevano l’esistenza fino a quel momento.
Quando una persona ha dei debiti, difficilmente ha il piacere di condividere con gli altri questo tipo di problema pertanto, quando giunge la sua morte, gli eredi scoprono tutto. Così come tutti i nodi vengono al pettine, anche i creditori vengono alla porta. E quando bussano, purtroppo, gli eredi devono rispondere. Il punto è, però, che non tutti i debiti si trasferiscono agli eredi. Ce ne sono alcuni che, per espressa previsione di legge, sono intrasmissibili.
Quello di cui vogliamo parlarvi è proprio questo: quali debiti saremo costretti a pagare e quali invece no se un nostro parente muore? Siamo qui per chiarire le idee poiché, chi più chi meno, tutti facciamo i conti con l’eredità dei nostri genitori o nonni o benefattori.
Dobbiamo chiarire una cosa fondamentale: prima cosa è che gli eredi rispondono dei debiti solo a partire da un determinato momento. Seconda cosa è che gli eredi rispondono solo di alcuni debiti.
Quando leggerete l’articolo capirete pertanto che, per evitare di farsi carico dei debiti del defunto, basterà rinunciare all’eredità. Regola generale e fondamentale.
Debiti che spettano agli ereditieri
La legge dice che ad essere responsabili dei debiti del defunto sono solo gli “eredi” in senso stretto, ossia coloro che hanno già accettato l’eredità. Dunque, prima della formale accettazione dell’eredità, non si è eredi e non si risponde neanche dei debiti del defunto.
Il creditore pertanto non chiederà agli eredi che hanno rifiutato l’eredità di farsi pagare da loro il dovuto.
Una volta accettata l’eredità, non si può più cambiare idea. Invece, al contrario, se si rinuncia all’eredità si può revocare la rinuncia e accettare l’eredità a patto però che non siano decorsi 10 anni dal decesso del parente.
Il creditore pertanto per avere il diritto di essere ripagato dai figli del defunto circa i debiti del genitore, deve avere un documento che attesti l’accettazione dell’eredità.
Una volta accettata l’eredità, tutti gli eredi sono chiamati a rispondere dei debiti del defunto in base alla rispettiva quota.
Quali debiti non si trasmettono agli eredi?
Anche quando si accetta l’eredità, si può scampare al pagamento dei debiti. Ci sono infatti debiti che NON VANNO PAGATI. Scopriamo quali:
Sanzioni fiscali e cartelle esattoriali
La legge che regola tutti gli illeciti amministrativi stabilisce che l’obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette agli eredi. In pratica, tutte le sanzioni amministrative non si trasmettono agli eredi.
Tale principio vale per tutte le obbligazioni di carattere tributario: quindi, si applica sia ai debiti con Inps, Inail, sia le imposte dovute ad Agenzia Entrate, Comune, Provincia, Regione, sia le cartelle esattoriali dovute all’Agente della Riscossione.
Le multe stradali
Anche le multe non pagate dal defunto non potranno essere ereditate.
Visto che gli eredi non devono versare neanche un euro per le multe stradali prese dal proprio parente dovranno presentare l’istanza di sgravio prima che la richiesta di pagamento diventi definitiva. In caso di mancata risposta da parte del Comune o della società di riscossione, bisognerà procedere al ricorso al giudice di pace.
Condanne penali
Se il defunto ha subito un processo penale, ricevendo rispettiva ammenda, di tale sanzione non dovranno mai rispondere i suoi eredi.
Per le sanzioni penali vale, quindi, lo stesso principio di quelle amministrative: non si trasmettono agli eredi.
Debiti vecchi
Tra i tanti debiti che si possono presentare ci sono quelli molto vecchi e quindi sono debiti caduti in prescrizione. In questo caso, se siamo sicuri che sono talmente datati, e che ormai sono debiti caduti in prescrizione già quando il nostro parente era in vita, possiamo tirare un sospiro di sollievo, non pagheremo nulla neppure in questo caso.