Mahatma Gandhi ci ha insegnato che perdere la pazienza significa perdere la battaglia, ma certe guerre purtroppo sono destinate a finire per davvero, lotte in cui si cedono le armi, si rinuncia ad un grande amore per salvarsi da un’autodistruzione.
Che cos’è davvero la pazienza? La parola pazienza ha origine dal latino “patire”ed è la qualità e l’atteggiamento di chi è in grado di accettare i contrattempi, le avversità, le difficoltà e il dolore con animo sereno.
Capita che molto spesso è sempre uno dei partner che ha maggiore resistenza alla sopportazione, ad accettare situazioni con la speranza che in un futuro cambino; forse per l’amore accecante che sconvolge, forse perche non si riesce a rinunciare a una vita senza quella persona accanto o forse per semplice abitudine.
Nei momenti di pieno sconforto però ci si rende conto che non si può pazientare in eterno perché il tempo passa, le emozioni si modificano e perdiamo noi stessi continuando a farci del male e a logorarci di dolore.
L’amore è anche rispetto che si dimostra venendosi incontro e non chiedendo al proprio compagno di essere continuamente pazienti e di patire. Tutto ha un limite, tutto ha una fine per il rispetto di sé stessi e per la propria vita unica e irripetibile.
L’amore non è l’unico ingrediente che salva un rapporto e lo fa durare nel tempo. Quando viene a mancare il dialogo, la comprensione, la fiducia, il sostegno, la sincerità, la situazione degenera e finisce la pazienza, la tolleranza.
Amare vuol dire stare bene insieme e non far stare bene soltanto l’altro, magari privandosi di qualcosa per soddisfare il desiderio altrui. Quando accade tutto ciò, vuol dire che si sta ostacolando il partner a un processo di crescita personale e si sta privando della libertà.
Piangere ma solo di felicità
Quando in un rapporto vi sentite impauriti, tristi e insoddisfatti forse è arrivato il momento di reagire perché il rapporto sta diventando “tossico”.
L’amore è felicità e beatitudine e niente e nessuno può negare questo. Bisogna ridere insieme, divertirsi e amarsi versando solo lacrime di gioia.
Se siete costretti a rinunciare ad un lavoro, ad un hobby, ad uscire, a frequentare determinate persone per amore e gelosia del partner e questo per voi è sofferenza, è il caso di valutare la situazione e decidere se è il caso di continuare la storia. La pazienza ha quel sottile limite chiamato rispetto per sè stessi.
Il coraggio di dire addio
Rendersi conto che la pazienza ha superato ogni limite è il primo passo per guardare la realtà. Non bisogna restare inermi di fronte all’egoismo altrui e né bisogna mai giustificare le carenze e il dolore inflitto o le offese. Se sarete in grado di eliminare il velo dell’ipocrisia, riuscirete a vedere con occhi la realtà.
Gridate a cuore aperto che la vostra pazienza è terminata, fatelo per voi stessi e in rispetto di quello che siete; per un po’ di tempo vi sentirete delusi e amareggiati, vuoti, ma successivamente riacquisterete la giusta forza per ritornare a sorridere.
Dire addio è la conseguenza di tanti fattori che sono venuti a mancare in una relazione e un rapporto privo di fondamenta non può reggersi in piedi. Aspettare, tollerare, sognare un futuro non serve se le basi e le certezze non ci sono e non ci saranno. Quando non si ha più la forza di sopportare determinate situazioni, inizia l’indifferenza che prima o poi distruggerà il rapporto.
L’amore, la vita e qualsiasi altro sentimento va vissuto in quel momento, senza il senno di poi, senza dire” avrò pazienza perché forse un giorno mi sentirò amata”;
Accumulare pazienza è come mettere da parte a poco poco polvere da sparo, prima o poi si genererà un esplosione e sarà la fine, sarà l’addio. (P.F)
© Riproduzione riservata