domenica - 22 Dicembre - 2024

Fluorochinolone, l’antibiotico pericoloso che ti distrugge la vita. La storia di Tiziana: “Io, rovinata da un farmaco ancora in vendita”

 

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I medicinali della famiglia dei Fluorochinoloni è una classe di antibiotici usato per curare varie patologie: sono in genere antibiotici a largo spettro che vengono usati per curare un’ampia varietà di infezioni e sono ad esempio ciprofloxacina e levofloxacina.

Gli antibiotici della famiglia dei fluorochinoloni, purtroppo, usati per molti anni, oggi vanno evitati per uso comune, dato il crescente numero di effetti collaterali gravi rilevati. L’attenzione sugli antibiotici della famiglia dei fluorochinoloni (Monoflocet, Tavanic e altri) continua a crescere perché il loro uso, secondo le autorità sanitarie internazionali, appare sempre più rischioso. Questi farmaci sono autorizzati contro varie infezioni batteriche: respiratorio, urinario, gastrointestinale, ecc.

Dalle varie testimonianze raccolte nel tempo, emerge che questi farmaci hanno rovinato la vita delle persone che lo hanno assunto. A parlarne ci sono stati anche gli inviati della trasmissione de “le Iene” che hanno raccolto alcune testimonianze reali  di chi ha utilizzato questo farmaco per curare una polmonite o una cistite.

C’è chi ha provato a suicidarsi in preda alle allucinazioni, chi invece ha accusato attacchi di panico, problemi cognitivi e di respirazione. Dagli ultimi aggiornamenti si deduce che i rischi generati da questi antibiotici sono molto più gravi di quello che si pensa; un nuovo effetto collaterale è stato aggiunto ufficialmente a questo elenco: il verificarsi di aneurismi aortici. È una dilatazione del muro dell’arteria che può rompersi e avere conseguenze estremamente gravi. Questo rischio è maggiore negli anziani. I medici che prescrivono questi antibiotici dovrebbero avvertire i pazienti di interrompere il trattamento se compaiono sintomi nei muscoli, nelle articolazioni e nel sistema nervoso.

Non si comprende il motivo per cui, nonostante sia un farmaco pericoloso, ancora sia in commercio. Ad intervenire alle telecamere delle Iene, vi è Giulia Grillo, ex Ministro della salute dopo aver visionato le testimonianze delle persone rovinate dal farmaco. «È vero questo farmaco lo prescrivono come l’acqua. È necessario fare un’informazione specifica. Se viene dato senza ricetta medica è un problema», il suo commento.

 Fluorochinolone, il farmaco che ti rovina

«Io non posso più fare la spesa o camminare per tanto tempo. Sono menomata», racconta una donna. Un ragazzo le fa eco: «Non posso più fare attività fisica o guidare». Ma come è possibile che un paziente che si rivolge ad un medico si ritrova poi con più problemi di prima?

A chiedere chiarimenti circa l’utilizzo del farmaco, vi era stato anche Il Salvagente e l’agenzia del farmaco aveva dato risposta dicendo che i i fluorochinoloni non sono stati ritirati: “rimangono un’importante opzione terapeutica nei pazienti in cui non siano efficaci o tollerate altre terapie, nonostante il rischio molto raro di reazioni avverse di lunga durata, invalidanti e potenzialmente irreversibili”.

I farmaci condannati come pericolosi

Tra i farmaci che appartengono a questa classe di antibiotici, tuttora in vendita c’è anche il Prixar della Sanofi Spa, il cui principio attivo è la  Levofloxacina Emidrato. 

Ma non solo.

Ecco i principi attivi che apppartengono ai fluorochinoloni:

Ciprofloxacina
Lévofloxacina
Moxifloxacina
Norfloxacina
Fluméquine
Ofloxacina

La storia di Tiziana: “io rovinata da un farmaco ancora in vendita”

E proprio riguardo questo farmaco, Tiziana Stefanelli di Fano, ci racconta la sua storia di sofferenze durata anni: “Nel 2004 per una bronchite mi è stato dato Prixar, e da quel momento la mia salute non è stata più la stessa sino ad oggi. Io allora non prendevo farmaci non omeopatici da più di dieci anni, ma in quel caso avevo bisogno di guarire in fretta e mi sono fidata del medico che mi ha prescritto un ciclo di cinque giorni. Al terzo antibiotico sono caduta a terra sulle ginocchia. Ho iniziato ad avere confusione mentale tanto da non fidarmi di guidare la machina da sola, restare a casa da sola, nel concreto, la mia testa la sentivo come ovattata , fischiante, non lucida, caldissima. Un paio di giorni dopo anche il corpo ha iniziato a diventare torpido: confusione mentale e difficoltà di rimanere in piedi, tremore alle mani, non potevo tenere un bicchiere d’acqua che fuoriusciva, e alle gambe”.

Dovetti smettere per sempre di fare attività sportiva – continua Tiziana – a 40 anni avevo un fisico perfetto e con prestazione di una 30enne agonista. Dall’assunzione non uscii per 2 mesi da casa, quando andai da lui mi fece provare a fare esercizi comunissimi , alla fine mi disse che le mie prestazioni rasentavano un corpo di una persona di 60 anni”.

Sono tanti i problemi che sono derivati dall’assunzione di questo farmaco: insensibilità delle mani e dei piedi (“se con le mani mi avvicinavo al fuoco di cucina mi bruciavo e capivo che mi stavo bruciando le punte delle dita dal puzzo di carne bruciata”); insensibilità della pianta dei piedi (“per quasi 3 anni, ho camminato appoggiata con la mano al muro per guardarmi i piedi e metterli uno avanti l’altro perché non sentivo il pavimento”); vertigini,  grande spossatezza fisica con necessità di dormire a lungo più volte durante il giorno; problemi di controllo della mandibola; problemi con la memoria e di digestone.

La signora Tiziana aveva riferito di aver parlato più volte con la farmacista dove acquistava il farmaco, e la stessa le confermava di aver ricevuto altre lamentele riguardo a questo medicinale: “Deve ritenersi fortunata– aveva detto-ci sono persone che dopo aver assunto questo farmaco  subiscono la rottura del tendine e hanno difficoltà a deambulare”.

Attualmente è stata aperta una pagina fb che raccoglie tutte le testimonianze e dona supporto alle vittime di questo farmaco.

Luca Emme, moderatore del gruppo fb risponde al Salvagente: “Dalle numerose storie raccolte è evidente che non è così semplice come pensa l’Aifa. Questa cosa sta sfuggendo ai controlli perché essendospesso i sintomi ritardati non la collegano,molti questo tipo di farmaco lo prendono più volte senza problemi e poi si ritrovano nei guai. E poi resta una domanda: Per chi è danneggiato cosa pensano di fare?”

L’Agenzia del farmaco tedesca ha raccomandato ai medici e ai pazienti di limitare la prescrizione e l’assunzione di antibiotici contenenti fluorochinoloni, in attesa che la Commissione europea si esprima con una posizione definitiva.

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