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Ottobre 2019: è arrivata l’influenza intestinale. Sintomi, rimedi, bambini e dieta

Ci siamo! E’ arrivata l’influenza intestinale e i più colpiti fin ora sono i bambini. Farmacie prese d’assalto poichè molti hanno sintomi intestinali poco piacevoli: nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. Scopriamo quali sono i rimedi per combattere l’influenza intestinale 2019 e quale dieta seguire per riprendersi rapidamente.

Non appena l’estate si allontana, portando via con se il calore del sole, il tepore e le vacanze, iniziano ad arrivare i primi malanni di stagione. Per colpa degli sbalzi termici e anche per la riapertura delle scuole, che favorisce il contatto tra più individui, si facilita l’influenza.

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Ad arrivare è proprio l’influenza intestinale che, da diversi giorni, registra numerosi casi specialmente tra i bambini di diverse età. Sono i più colpiti poichè hanno difese immunitarie scarse  e inoltre, non seguendo rigide norme igieniche, si infettano tra loro attraverso il contatto di saliva, feci, vomito o altro. Inoltre il virus che causa la gastroenterite si diffonde attraverso uno stretto contatto con le persone infette, anche se il contagio può avvenire anche consumando cibi o bevande contaminate.

Che cos’è l’influenza intestinale e quali i sintomi

Chiamata impropriamente influenza intestinale (o virus intestinale), non è causata dal virus dell’influenza, bensì la gastroenterite virale è una malattia dovuta ad una infiammazione dello stomaco e/o dell’intestino tenue e crasso.

I sintomi più comuni dell’influenza intestinale sono:

  • Nausea o vomito
  • Diarrea
  • Crampi addominali
  • Febbre bassa (a volte)
  • Malessere

L’influenza intestinale è molto contagiosa e causata da virus, spesso appartenenti al genere Norovirus.

La gastroenterite può colpire una persona o un gruppo di persone che hanno mangiato tutti lo stesso cibo o bevuto la stessa acqua. I germi possono entrare nel loro organismo in molti modi:

  • Direttamente dal cibo o dall’acqua
  • Per mezzo di oggetti come piatti e utensili per mangiare
  • Passando da persona a persona a stretto contatto

I soggetti infetti sono contagiosi, in particolar modo dalla comparsa dei sintomi iniziali fino a circa 48 ore dopo la loro risoluzione (spesso le feci rimangono infettive anche più a lungo).

Non esiste un trattamento specifico, salvo alcuni farmaci sintomatici, quindi è purtroppo necessario che l’infezione faccia semplicemente il suo corso; generalmente non è necessario rivolgersi al medico, a meno che i sintomi non accennino a migliorare o vi siano nel paziente dei fattori di rischio preesistenti.

Chiunque può essere colpito dalla gastroenterite virale, ma la maggior parte delle persone recupera senza complicazioni, a meno di grave disidratazione, pericolo che riguarda soprattutto bambini e anziani.

Cause

Molti virus diversi possono causare l’influenza intestinale, fra cui

  • rotavirus: è la principale causa nei bambini. Può anche infettare gli adulti esposti ai bambini con il virus e le persone che vivono in case di cura. Sono la principale causa di gastroenterite tra i neonati e bambini piccoli, particolarmente colpita è la fascia di età da 3 a 15 mesi. I sintomi di solito compaiono da 1 a 3 giorni dopo l’esposizione.
  • Norovirus : (virus simile a Norwalk) è comune tra i bambini in età scolare. Può anche provocare focolai negli ospedali e sulle navi da crociera.
  • norovirus,
  • adenovirus di tipo 40 e 41: infettano soprattutto i bambini di età inferiore ai 2 anni
  • sapovirus,
  • astrovirus: infettano soprattutto neonati e bambini, ma non è impossibile un contagio di soggetti adulti.
Sintomi

 

I principali sintomi dell’influenza intestinale sono:

  • diarrea acquosa,
  • nausea e/o vomito,
  • crampi addominali (“mal di pancia” o mal di stomaco)
  • sensazione di malessere.

La persona colpita può manifestare anche:

  • mal di testa,
  • febbre,
  • brividi,
  • sudorazione eccessiva,
  • rigidità e dolore muscolare,
  • perdita (incontinenza) delle feci,
  • perdita di appetito,
  • vomito con sangue (molto raro),
  • perdita di peso.
Quanto dura l’influenza intestinale?

Una volta contratto il virus, compariranno i sintomi dopo 2 giorni, per durare durare poi da 1 a 10 giorni, a seconda del virus responsabile.

Quando chiamare il medico

Rivolgetevi al medico se:

  • il vomito persiste per più di due giorni,
  • la diarrea persiste per più di alcuni giorni,
  • la diarrea presenta tracce di sangue,
  • la febbre sale a 38.3 °C o oltre,
  • stando in piedi accusate stordimento o svenimento,
  • compare confusione,
  • si manifesta un dolore addominale severo.

Se sospetti una gastroenterite nel tuo bambino:

  • Consenti a tuo figlio di riposare.
  • Quando il vomito di tuo figlio si interrompe, inizia a offrire piccole quantità di una soluzione di reidratazione orale (CeraLyte, Enfalyte, Pedialyte). Non usare solo acqua o solo succo di mela. Bere liquidi troppo rapidamente può peggiorare la nausea e il vomito, quindi cerca di fare piccoli sorsi frequenti per un paio d’ore, invece di berne una grande quantità contemporaneamente. Prova a usare un contagocce d’acqua con soluzione di reidratazione invece di una bottiglia o una tazza.
  • Introdurre gradualmente cibi insipidi e facili da digerire, come toast, riso, banane e patate. Evita di dare al tuo bambino prodotti lattiero-caseari grassi, come latte intero e gelato, e cibi zuccherati, come bibite e caramelle. Questi possono peggiorare la diarrea.
  • Se stai allattando al seno, consenti al tuo bambino di allattare. Se il tuo bambino è allattato al biberon, offri una piccola quantità di soluzione di reidratazione orale o di una formula regolare.
Cosa mangiare

  • Sorseggia liquidi, come bevande sportive o acqua, per prevenire la disidratazione. Bere liquidi troppo rapidamente può peggiorare la nausea e il vomito, quindi prova a prendere piccoli sorsi frequenti per un paio d’ore, invece di bere una grande quantità in una volta.
  • Torna a mangiare. Cerca di mangiare piccole quantità di cibo frequentemente in caso di nausea. Altrimenti, inizia gradualmente a mangiare cibi insipidi e facili da digerire, come cracker, toast, banane, salsa di mele, riso e pollo. Smetti di mangiare se la nausea ritorna. Evitare latte e prodotti lattiero-caseari, caffeina, alcool, nicotina e cibi grassi o altamente stagionati per alcuni giorni.
  • Fare il pieno di energie. La malattia e la disidratazione possono renderti debole e stanco.

Da evitare

  • latte e latticini (soprattutto negli adulti),
  • zucchero ed altri dolcificanti,
  • cioccolato,
  • caffeina,
  • alcool,
  • nicotina,
  • fritti,
  • alimenti grassi o molto conditi.
Prevenire si può

Lavare frequentemente le mani può aiutare a ridurre il pericolo di contrarre l’influenza intestinale, e si consiglia di effettuare l’immediato lavaggio dei capi di abbigliamento sporcati con rifiuti organici.

Se sospettate che il cibo o l’acqua possano essere contaminati, evitateli.

Fonti consultate

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