Uno dei tipi più comuni di cancro ereditario è quello della mammella. Tuttavia, solo il 10% di questo tumore è per motivi ereditari. Spesso entrano in gioco altri fattori come lo stile di vita, fattori ambientali e alcuni cosmetici possono aumentare le possibilità di soffrirne .
Oltre ad effettuare le relative indagini per scoprire se si ha un tumore, è bene chiedere anche a famigliari piuttosto lontani se ci sono casi di cancro al seno.
Di solito, quando si riscontra il cancro al seno, la donna può avere un nodulo al seno o alle ascelle. Un altro sintomo è che il seno è gonfio, che c’è irritazione al seno o arrossamento nel capezzolo. Bisogna anche prestare attenzione al dolore o all’affondamento nella parte del capezzolo, alla secrezione di sangue o latte dal capezzolo o al cambiamento della forma o delle dimensioni del seno stesso.
Come accade già in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana e a questi si è aggiunto il Piemonte. Tutte le donne che accerteranno tramite esami del sangue che hanno il rischio di mutazione genetica Brca1 e Brca2 saranno esenti da ticket.
La mutazione genetica Brca1 e Brca2, indica che il soggetto è esposto al rischio di sviluppare un tumore al seno o alle ovaie e proprio per questo motivo, si dà la possibilità di fare prevenzione gratuita gratuitamente.
Esse non dovranno pagare pertanto le visite e gli esami di controllo come ecografie, mammografie, esami del sangue, tac, pap test. Si pensa si possa arrivare ad un risparmio di 600 euro annui.
Questa meravigliosa iniziativa era stata già attuata in Lombardia, Toscana e Emilia Romagna, e ora si è associato il Piemonte.
Quali prestazioni specialistiche si possono avere gratuitamente quindi?
Le prestazioni specialistiche che avranno l’esenzione dal ticket, prevedono:
-una visita clinica senologica da effettuare ogni sei mesi
– una mammografia
-una risonanza magnetica da effettuare ogni anno per la prevenzione del tumore della mammella;
-una visita ginecologia e un’ecografia ogni sei mesi per la prevenzione del tumore dell’ovaio.
A dare maggiori delucidazioni circa il programma per la prevenzione parla l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta «Con questo provvedimento, che per altro accoglie una sollecitazione del Consiglio regionale la Regione aumenta l’attività di prevenzione e rafforza il programma di screening già effettuato all’interno della Rete oncologica e allo stesso tempo agevola il percorso dei pazienti che vengono sottoposti ai controlli».