Nella Conferenza Stampa del 19 Marzo, Draghi ha annunciato di aver firmato e approvato il nuovo Decreto Sostegni che “sosterà” tutti i lavoratori autonomi e non, che hanno avuto un crollo delle entrate a causa delle chiusure.
Draghi: “Più soldi a tutti e nel modo più veloce possibile”. E’ stato riconfermato il Rem, il Reddito di Cittadinanza, stralcio delle cartelle esattoriali sotto i 5.000 euro.
Decreto Sostegni: ecco cosa prevede
Dopo un tira e molla tra Lega, Forza Italia contro il Pd, Leu e lo stesso Draghi, ma in serata si è arrivati alla riforma che molti Italiani attendevano: lo stralcio delle cartelle esattoriali fino al 2010.
Verranno stralciate le pendenze sotto i 5.000 euro per chi ha avuto un reddito 2019 sotto i 30 mila euro (50 mila per le aziende), ma solo per il periodo 2000-2010. Prevista anche la riforma della riscossione, chiesta dalla Lega.
Il succo del provvedimento è stato presentato in conferenza stampa dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, con i ministri dell’Economia e del Lavoro, Daniele Franco e Andrea Orlando.
“Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori, è una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare all’interno di questo stanziamento”, ha esordito il premier Mario Draghi.
“Il decreto è complesso e si indirizza a una grande platea, ma i capisaldi sono le imprese, lavoro e la lotta contro la povertà”, ha spiegato. “L’obiettivo è dare più soldi possibile a tutti, più veloce possibile, e quanti più soldi possibile”, ha poi precisato.
“Tre quarti dell’importi dei 32 miliardi è destinato alle imprese”, ha spiegato.
”L’obiettivo è abbandono dei codici ateco e velocità dei pagamenti (i pagamenti inizieranno l’8 aprile). 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile. I ristori sono anche aperti alle imprese che operano nella montagna e nel turismo per le decontribuzioni”.
Oltre 11 miliardi di contributi a fondo perduto per le imprese e gli autonomi che hanno sofferto la crisi del Covid.
Per i meno abbienti Draghi ha confermato un’estensione del Reddito di emergenza, sia della platea sia degli importi.
Il ministro Franco ha poi aggiunto dettagli del provvedimento, basato su 5 linee di intervento:
-imprese (contributo a fondo perduto per 5,7 milioni di soggetti) che riceranno in media 3.700 euro per soggetto,
-interventi sostegno al lavoro e contrasto alla povertà (8 miliardi),
-salute e sicurezza con 5 miliardi stanziati (acquisto vaccini e farmaci),
enti decentrati,
-interventi gestiti dai ministeri per l’istruzioni, cultura, agricoltura, forze di polizia.
Il nuovo decreto sembra quindi strutturato sulla falsariga di quanto già impostato dal precedente esecutivo: ristori, rem, red, congedi genitori, cig, e distribuirà i 32 miliardi di extradeficit autorizzati in precedenza dal Parlamento.
Tra i beneficiari del nuovo provvedimento rientrano famiglie, imprese e lavoratori. Ma di quali aiuti beneficeranno e, soprattutto, da quando?
Contributi a fondo perduto
In continuità con il precedente governo, arrivano i nuovi contributi a fondo perduto, per supportare aziende e attività in crisi. Indennizzi che seguono paletti specifici. Il requisito fondante è un calo del fatturato di almeno il 30% tra 2020 e 2019.
I contributi vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 150 mila euro. I pagamenti partono l’8 aprile.
I nuovi aiuti sono destinati alle imprese e partite Iva fino a 10 milioni di ricavi con 5 fasce e percentuali che vanno dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi:
-indennizzo del 60% per le imprese fino a 100mila euro,
-del 50% tra 100mila e 400mila euro,
-del 40% tra 400mila e un milione,
-del 30% tra uno e 5 milioni,
-del 20% tra 5 e 10 milioni.
Le imprese potranno scegliere tra bonifico e credito d’imposta: gli aiuti saranno di minimo 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro.
Proroga Reddito di emergenza
Viene prorogato anche il Reddito di emergenza per 3 mesi
Proroga Cassa integrazione
Il provvedimento introduce una proroga della Cassa integrazione in questa modalità:
-fino a giugno per la Cig ordinaria covid
-fino a ottobre per la Cig in deroga
Sarebbero previste:
-di 8 settimane per quella ordinaria
-di 26 settimane per quella in deroga
-con assegno ordinario da utilizzare entro il 31 dicembre 2021
Proroga Naspi e Dis-coll
Prorogata anche l’indennità di disoccupazione Naspi e Dis-coll. I disoccupati potranno accedervi:
-anche senza la 30 giornate nel 12 mesi precedenti (come da norma),
-anche per chi ha interrotto i sussidi e non ha ancora trovato lavoro in questi mesi.
Anche il Reddito di cittadinanza verrà potenziato e rifinanziato con un altro miliardo.
Blocco licenziamenti
“Si interrompe il trattamento eccezionale sul blocco dei licenziamenti negli ambiti in cui esistono gli strumenti autonomi di cassa integrazione ordinaria, e si prosegue invece fino a ottobre per gli ambiti in cui questi strumenti non esistono”, ha precisato il ministro Orlando in conferenza stampa di presentazione del provvedimento Sostegni.
In pratica, lo stop ai licenziamenti verrà prorogato e proseguirà:
-fino al 30 giugno 2021 per le aziende che ricorrono alle cig ordinaria,
-dal 1° luglio al 31 ottobre, il blocco rimane solo per le imprese piccole e del terziario che utilizzano la cig in deroga.
Bonus 2.400 euro spettacolo, turismo, atipici
Prevista un’indennità di 2.400 euro a favore dei lavoratori del turismo, stagionali, dello spettacolo, per i lavoratori insomma atipici. Un bonus una tantum per gli stagionali per 3 mesi da 2400 euro complessivi, con una copertura di un miliardo e mezzo.
Bonus lavoratori sport
Un’indennità variabile tra 1200 e 3600 euro per i lavoratori dello sport è stata inserita nel provvedimento di aiuti, nell’ambito delle misure di sostegno al lavoro.
Slittamento Certificazione unica 2021
Sarebbe confermato, con avviso da parte del Mef, il differimento dei termini della trasmissione telematica della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate: la dichiarazione precompilata sarà messa a disposizione dei cittadini il 10 maggio e non più il 30 aprile.
Fondo Montagna del Decreto Sostegni
In arrivo 700 i milioni di euro per le zone di montagna colpite dalla chiusura degli impianti di sci: impianti risalita, maestri sci, attività commerciali, baite, affitti sci.