E’ stata segnalata una situazione particolarmente anomala da parte di cittadini che stanno ricevendo, da parte dell’ASL della propria regione, degli avvisi con richiesta di pagamento del ticket non pagato da parte dei soggetti con esenzione E02 ed E01.
(CODICE E02):
Il codice di esenzione E02 è destinato a disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
(CODICE E01):
Il codice di esenzione E01 è destinato a cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro.
Le sanzioni che stanno per raggiungere i cittadini, appartengono al periodo 2014/2015. A generare questo polverone, c’è stato un controllo incrociato tra l’Agenzia delle entrate e i vari enti che erogano l’esenzione ai cittadini. L’obiettivo era scoprire eventuali illegalità e trovare i “furbetti del ticket” che, pur non essendo disoccupati ma con reddito basso, richiedevano sotto propria auto-dichiarazione, di aver diritto all’esenzione.
Le ASL sono state prese d’assalto per via delle numerose multe che stanno “fioccando”. Cosa succederà ora?
Diversi lettori, non convinti della sanzione, hanno chiesto informazione a vari siti internet per comprendere se tutto ciò è dovuto e legale.
Un contribuente, residente a Varese, ha ricevuto una lettera di obbligo di pagamento relativo all’anno 2015, anno in cui aveva il codice di esenzione E02 perchè aveva un reddito da lavoro di soli 4000, oo euro.
Come si potrà risolvere il problema? è giusto pagare o è diritto del cittadino fare ricorso?
Ricordiamo che l’Asl è tenuta al recupero dell’importo del ticket sanitario non pagato, senza aggravio di sanzioni, qualora abbia rilevato un’anomalia o un’ incongruenza con la dichiarazione.
Prima di dire se la multa va pagata o avete diritto di contestarla, va specificato che la normativa vigente dichiara che solo i disoccupati e licenziati hanno il diritto di beneficiare dell’esenzione E02 e non coloro che hanno semplicemente un ISEE basso rientrante nel limite prefissato.
Nel momento esatto in cui si fa richiesta per ottenere il codice di esenzione, l’ASL ci farà firmare un auto-dichiarazione in cui, sotto la propria responsabilità, sosteniamo di essere disoccupati.
Se la dichiarazione firmata è stata mendace, il pagamento dovrà essere effettuato e i soldi ridati all’ASL.
Per ricevere ulteriori chiarimenti, bisognerà rivolgersi all’ASL di appartenenza, portando con sè la lettera ricevuta tramite raccomandata e il personale amministrativo vi darà maggiori informazioni sul pagamento richiesto.
Oppure potrete inviare una lettera alla sede centrale dell’ASL in cui dovrete scrivere tutti i dati anagrafici del richiedente, dei famigliari e allegare un documento che attesti che nell’anno indicato nella sanzione, eravate realmente disoccupati (senza dichiarare il falso), chiedendo pertanto l’annullamento del pagamento.
Ultima alternativa è rivolgersi ad associazioni di consumatori che avvieranno loro stessi l’iter per non pagare.