sabato - 23 Novembre - 2024

Bonus di 160 euro per 18 mesi, per le donne che decidono di non abortire più: piovono critiche

Piovono critiche da parte di donne che, sui social network hanno espresso la loro amarezza per il bonus promesso a coloro che decideranno di non abortire più. Intascare la misera cifra di 160 euro per far nascere una nuova vita, che costituisca la società del futuro. Una proposta che mette in discussione 50 anni di storia e di libertà ed emancipazione.

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Il bonus anti-aborto è stato approvato dal comune di Iseo, un comune di poco più di 10 mila abitanti.

Il bonus non è stato ancora stanziato ma prevede 160 euro per 18 mesi a favore delle donne che decidono di portare avanti la gravidanza e quindi, di rivalutare l’idea dell’aborto. Nel piano rientrano anche finanziamenti per le associazioni che operano in questo ambito localmente.

un finanziamento adeguato nei confronti di associazioni operanti sul territorio che abbiano istituito progetti di aiuto alla vita nascente, quali ai Centri di Aiuto alla Vita (Cav) e i Movimenti per la Vita (Mpv)”.

Le critiche sui social, da parte delle donne, sono del tutto giuste e hanno una valenza indiscutibile: come può una donna, prendere con leggerezza una decisione così importante, facendosi sedurre da miseri 160 euro mensili? Decidere di abortire è una scelta tanto delicata e forte, che porta tanto dolore; offrire dei soldi per superare delle difficoltà ben più grosse, è davvero squallido.

Un bonus simile, aldilà della propria opinione personale sull’aborto, non fa che minare ulteriormente un diritto sancito dalla legge 194/78 e già applicato in modo non uniforme per via dei medici obiettori di coscienza.

Per ridurre il numero di aborti e quindi delle nascite indesiderate, bisognerebbe piuttosto investire su corsi di educazione sessuale e di prevenzione, nei consultori e nelle scuole.

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