domenica - 22 Dicembre - 2024

Bonus Inps di 3.000 euro per chi ha figli piccoli, da richiedere entro il 31 Dicembre

Tanti lo hanno definito bonus di Natale, ma in realtà, si tratta di un sostegno economico, dedicato a chi ha figli piccoli e in scadenza il 31 Dicembre. Erroneamente definito Bonus di Natale, solo perchè erogato durante il mese in cui si festeggia la natività di Gesù. Ma chi ha diritto al bonus? Scopriamolo!

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Bonus 3.000 euro per chi ha figli piccoli

C’è una possibilità per chi ha figli sotto i tre anni di percepire tre mila euro (annuali) e la scadenza della domanda è a fine anno.

L’INPS è apparso particolarmente irritato da chi ha coniato il termine: Bonus di Natale. In realtà si tratta di un sostegno economico già esistente, che ha come data di scadenza il 31 Dicembre.

Bonus nido, chi può ottenere tre mila euro e le domande di Natale

Nell’ambito degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie, l’articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n. 232 ha disposto che ai figli nati dal 1° gennaio 2016 spetta un contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

L’articolo 1, comma 343, legge 27 dicembre 2019 n. 160, ha elevato l’importo del buono fino a un massimo di 3.000 euro sulla base dell’ ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione.

Bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione

Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione viene erogato dall’Istituto a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

Erogazione dei bonus

Il bonus richiesto, sia asilo nido che per forme di supporto presso la propria abitazione, può essere erogato, nel limite di spesa indicato (per il 2020 è di 520 milioni di euro), secondo l’ordine di presentazione della domanda online.

Le eventuali domande che in base ai tempi di presentazione, per insufficienza di budget, non potranno essere accolte saranno comunque ammesse ma “con riserva”. Qualora a fine anno dovessero residuare somme ancora disponibili, le stesse domande potranno essere recuperate e poste in lavorazione secondo l’ordine di presentazione acquisito.

L’INPS provvede alla corresponsione del bonus nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN).

Come fare domanda

In sede di presentazione della domanda è necessario specificare l’evento per il quale si richiede il beneficio e precisamente:

-pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (“Contributo asilo nido”). Va evidenziato che per “asili nido privati autorizzati” si intendono le strutture che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale competente, a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionale e locale, ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido. Sono, pertanto, escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi all’infanzia diversi da quelli forniti dagli asili nido (ad esempio ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, baby parking, ecc.);

-introduzione di forme assistenza domiciliare a favore dei bambini, di età inferiore a tre anni, affetti da gravi patologie croniche (“Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”).

La domanda può essere presentata esclusivamente online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

In alternativa, si può fare la domanda tramite:

-Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
-enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

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