lunedì - 18 Novembre - 2024

Cesano Maderno: bambini d’asilo maltrattati dalle maestre: “Pezzi di m***a, ammazzatevi”: emergono i dialoghi

Continuano i maltrattamenti a danno dei bambini dell’asilo, questa volta a a Cesano Maderno, dove le maestre sono accusate di maltrattamenti a danno di alunni anche molto piccoli. Dalle indagini dei carabinieri, durate dei mesi, sarebbero emerse sevizie fisiche e psicologiche sui bambini da 3 a 5 anni.

Ancora una volta il nostro paese finisce sul quotidiani per delle notizie che non vorremmo mai leggere: maltrattamenti nei confronti dei bambini dell’asilo, perciò molto piccoli, da parte delle maestre. Questa volta a finire sotto i riflettori è la scuola dell’infanzia Luigi Calastri di Cesano Maderno, nella Brianza. Le indagini, eseguite dai carabinieri dello stesso capoluogo, hanno infatti portato alla luce, un nuovo caso di violenza e vessazioni e tutto è stato ampiamente registrato da video e audio.

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Si tratterebbe di violenza verbale come insulti e minacce per spaventare i piccoli, ma anche violenze fisiche costituite da schiaffi, percosse e strattonamenti.

Per le due maestre è scattata l’interdizione all’esercizio della professione di insegnante da parte della magistratura. Una misura che vieta la possibilità di lavorare con i minori, per i prossimi nove mesi, su richiesta del pubblico ministero Michela Versini.

A seguito del confronto con il giudice dell’udienza preliminare Emanuela Corbetta, le due insegnanti avrebbero deciso di autosospendersi.

I dettagli del maltrattamento

Cesano Maderno è sconvolta per quanto accaduto e ancor di più i genitori dei bambini che hanno subito tutto ciò che è a dir poco agghiacciante: i bambini venivano terrorizzati da coloro che invece, si sarebbero dovuti prendere cura di loro, avrebbero dovuto coccolarli perchè piccoli e senza la mamma, avrebbero dovuto insegnar loro a disegnare non ad aver paura.

 

Il Corriere della Sera divulga le intercettazioni audio dove si possono sentire gli insulti e le minacce, contro i piccoli della scuola Calastri di Cesano.

Erano a conoscenza che nell’istituto erano presenti telecamere di sorveglianza, ma le maestre non pensavano che avrebbero registrato anche i loro audio.

E’ proprio per questo motivo parlavano in totale libertà insultando senza ritegno: «Io li guardo che si ammazzano, non me ne frega un c***o, dare tutte queste energie a questi pezzi di m…, che poi chi è l’insegnante perfetto? Questi non ascoltano, spingono, non sono mica Santa Maria Teresa di Calcutta», aveva detto una di loro.

Tra gli altri atteggiamenti di terrore vi era la «sedia della riflessione», dove i piccoli erano «costretti a stare seduti per tempi lunghissimi, in un caso arrivato a quasi tre ore consecutive». Le telecamere riportano le immagini di un bambino messo in punizione, con un tavolino schiacciato contro il busto in modo da impedirgli di alzarsi («Metodo mortificante gratuitamente punitivo e senza alcuna valenza educativa», secondo il tribunale), e il bambino innervosito sembra darsi dei pugni sulla gamba per auto-punirsi per un qualcosa che ha fatto e che ora lo costringerà a stare seduto in quel modo per ore.

Agli atti finiscono anche altri gli audio: «Prova a alzarti e vedrai cosa succede, stai seduto o sono guai, sciocco bambino che non sei altro, non giocherai per una settimana devi tacere, vedi di muoverti a colorare se no so guai, non ridere, chiudi quella bocca stai seduto: dovresti solo piangere».

Le mamme raccontano: “i nostri figli tornavano terrorizzati”

A capire cosa stesse accadendo in questo asilo sono stati gli stessi genitori che notavano da tempo che molti dei bambini si rifiutavano di voler andar a scuola la mattina, quasi terrorizzati. In particolare modo,  alcuni genitori hanno ravvisato, nei loro bambini, continui cambi di atteggiamento e sbalzi d’umore.

Ma non solo: una mamma ha osservato attentamente la figlia mentre giocava e tirava schiaffi ad alcune bottigliette, le trascinava sul pavimento urlando «come faceva la maestra» con un suo compagno.

Un’altra mamma si è invece accorta che la bimba «si spaventava facilmente e si metteva le mani sulle orecchie se sentiva la gente urlare». Il papà di un altro piccolino lo ha osservato mentre «strattonava le bambole dicendo loro “silenzio, adesso vi metto in castigo a pensare”».

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