La cicoria è una pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae, che può raggiungere 1,5 metri di altezza e cresce sul ciglio di strade, nei terreni incolti e terreni liberi.
La cicoria contiene fino al 20% di una sostanza amara (lainulina), Tonino e zuccheri. Per quanto riguarda la sua composizione nutrizionale, questa pianta è ricca di vitamine del gruppo B e vitamina C.
La Cicoria è un ottimo lassativo (prevenire la stipsi), depura e combatte così eruzioni cutanee, acne e brufoli ed è usata come digestivo (migliorare la digestione pesante).
Allo stesso modo, è considerato un rimedio per il fegato (decongestiona e cura il fegato) combattendo così l’ittero o il versamento biliare (pelle e occhi gialli), sgonfia la milza e combatte il diabete (sangue e zucchero nelle urine)
Le radici di cicoria tostate possono essere utilizzate come caffè di cicoria che, secondo la ricerca, può agire come contraccettivo maschile. In questo senso, la radice di cicoria potrebbe servire a rendere temporaneamente sterile il seme maschile (nulla di accertato).
Le sue proprietà organolettiche dipendono dai principi attivi in essa contenuti, che sono:
– polifenoli;
– flavonoidi;
– composti terpenici (responsabili del sapore amaro);
– acidi organici;
– inulina;
– idrossicumarine.
Gli estratti di questo vegetale sono da tempo impiegati in molti casi di dispepsia biliare, quando cioè la produzione di bile da parte degli epatociti risulta insufficiente e di conseguenza i processi digestivi sono più lenti e faticosi.
Anche nella stitichezza occasionale oppure cronica, la cicoria si conferma un ottimo rimedio che, grazie alla presenza di inulina che è un composto molto ricco di fibre, stimola la motilità delle pareti intestinali favorendo l’evacuazione.
Il colon irritabile è una patologia dell’intestino crasso che si manifesta con crampi dolorosi e difficoltà di digestione; anche per questo disturbo la cicoria si rivela un efficace rimedio spasmolitico.
Quando i processi digestivi non si realizzano in maniera fisiologica succede frequentemente che gli alimenti in parte demoliti possano fermentare, contribuendo a produrre una notevole quantità di gas.
In queste condizioni si instaura aerofagia (a livello gastrico) e meteorismo (a livello intestinale), due disturbi minimizzati dall’azione terapeutica della cicoria sia fresca che sotto forma di estratto secco.
La pianta è dotata di efficaci attività diuretiche che si manifestano con un potenziamento della diuresi nelle 24 ore, spesso accompagnate anche da un effetto blandamente lassativo.
L’estratto di cicoria infatti trova largo impiego nella preparazione di bevande digestive e di aperitivi, che grazie al sapore amaro del vegetale stimolano la produzione di succhi gastrici e aumentano la salivazione.
Tra le proprietà di questa pianta vi è anche quella di poter sostituire il caffè dato che la sua radice tostata è caratterizzata da un ottimo sapore, molto simile ad esso.
Anche in ambito dermocosmetico la cicoria può essere utilizzata in rapporto alle sue azioni purificanti sulla pelle, che vengono stimolate dall’associazione con oli essenziali.
La cicoria si divide in cicoria da foglia e cicoria da radice. Al primo gruppo appartengono piante a foglie verdi come la varietà selvatica e il pan di zucchero, il radicchio rosso di Chioggia, il radicchio variegato di Castelfranco e quello di Treviso.
Inoltre appartengono a questo gruppo le cicorie da cuocere, chiamate anche catalogne, caratterizzate da foglie strette e lunghe.
Al secondo gruppo appartengono tutte le varietà dotate di radici particolarmente sviluppate.
L’attività biologica della cicoria dipende dai suoi principi attivi che sono flavonoidi, polifenoli, idrossicumarine, inulina e acidi organici.
L’attività sinergica di questi composti determina un’azione blandamente colagoga e coleretica, consistente nella stimolazione della produzione di bile da parte degli epatociti e nel potenziamento del suo flusso verso l’intestino.
Inoltre il vegetale è in grado di aumentare la secrezione dei succhi gastrici, velocizzando il transito intestinale degli alimenti e facilitando globalmente i processi digestivi.
I composti terpenici contenuti nelle radici del vegetale svolgono una notevole attività eupeptica, spesso in sinergia con inulina, acidi organici e flavonoidi.
Secondo le più recenti linee guida è emerso che la pianta riesce a ridurre la forza di contrazione del cuore e la frequenza dei battiti cardiaci, esercitando quindi efficaci effetti di tipo cronotropo e inotropo negativi.
Particolarmente utile nel caso di ipercolesterolemia, la cicoria contribuisce a regolarizzare il metabolismo lipidico sia per quanto riguarda il colesterolo che i trigliceridi, rallentando anche il decorso del diabete.
Un ultimo beneficio derivante dall’assunzione del vegetale è riconducibile ad un’attività epatoprotettiva che probabilmente viene esercitata in seguito all’eliminazione dei radicali liberi.
Assumendo circa tre grammi di estratto secco di cicoria ogni giorno, si ottiene un’efficace azione preventiva per favorire i processi digestivi.
La caratteristica peculiare della cicoria è quella di poter esercitare le sue attività benefiche non soltanto a scopo terapeutico (quando cioè i disturbi metabolici sono già in atto), ma anche preventivo.
Quando essa viene utilizzata per scopi terapeutici, è necessario servirsi di preparazioni standardizzate contenenti una determinata concentrazione di sostanze farmacologicamente attive.
Quando invece i derivati della pianta trovano impiego a scopo preventivo, è possibile assumere dosaggi più liberi, anche perché spesso la sostanza è presente insieme ad altri composti.
La pianta viene sfruttata anche in ambito omeopatico, dove possiede indicazioni terapeutiche per il trattamento di processi flogistici a carico della vescica urinaria (cistiti), oppure di calcoli biliari nel caso in cui la produzione di bile risulti insufficiente.
Formulata in granuli o soluzioni, la cicoria omeopatica viene consigliata anche per combattere la stitichezza e la ritenzione idrica, dato che agisce stimolando l’azione della muscolatura liscia dei vari organi.
I valori nutrizionali della cicoria dipendono dalla sua composizione biologica, che comprende un elevato contenuto di vitamine (vitamina A, acido ascorbico, vitamina E e vitamine del gruppo B), associato a una notevole concentrazione di sali minerali, tra cui calcio, ferro, potassio, sodio e fosforo.
L’elevata concentrazione di acqua, presente in abbondanza nelle foglie e nei gambi del vegetale, contribuisce a migliorare la diuresi evitando fenomeni di ritenzione idrica.
I carboidrati totali sono rappresentati da zuccheri solubili mentre è completamente assente l’amido.
I lipidi sono quasi completamente assenti (0,2 grammi) mentre le proteine hanno una concentrazione di poco inferiore a quella dei glucidi (0,2 contro 0,7).
Se assunta con i dosaggi consigliati, la cicoria non provoca effetti avversi di nessun tipo, a parte eventuali reazioni di sensibilizzazione che si verificano in seguito al contatto degli strati superficiali dell’epidermide con le foglie del vegetale.
Anche se molto rare, esistono alcune controindicazioni ben definite che sconsigliano l’assunzione di cicoria, tra queste la più importante è la presenza di gastrite o ancor peggio ulcera peptica.
Infatti la pianta può avere un’azione irritante sulle cellule della mucosa gastrica, che reagiscono aumentando la sintesi di succo gastrico.
Come conseguenza aumenta l’acidità dello stomaco e peggiora un’eventuale gastrite preesistente.
Dato che la pianta contiene elevate concentrazioni di inulina, un composto molto ricco di fibre, la sua assunzione contribuisce a limitare l’assorbimento dei medicinali che vengono assunti contemporaneamente ad essa.