In tempo di crisi, la contraffazione e l’illegalità aumenta: circolano da tempo monete false e pochi riescono a riconoscerle.
A Napoli, ad esempio, sono state sequestrate 900 monete da 2 euro. Ma non farsi imbrogliare è possibile: «Quelle false non si attaccano alle calamite, procedimento che solamente la Zecca riesce a ottenere».
Monete false, impariamo a riconoscerle
Cadere nella truffa delle monete false è molto semplice.
Questo processo illegale si intensifica maggiormente nel periodo estivo e il motivo è molto semplice: «D’estate l’attività si intensifica soprattutto per la presenza di numerosi turisti stranieri», spiega il colonnello Florimondo Forleo.
Come riferiscono gli organi di competenza, falsificare le monete è molto semplice, molto più delle banconote; oltretutto sono facili da commerciare e suscitano meno l’attenzione.
Riconoscerle e non farsi imbrogliare, è possibile. Basta vedere se sono attirate da una calamita, se si attaccano sono vere. I falsari non riescono a riprodurre il magnetismo, che la Zecca ottiene con un procedimento particolare.
Un fenomeno non nuovo
Il fenomeno non è nuovo. Diverso tempo fa, sono state sequestrate tonnellate di monete da 1 e 2 euro. «Capita sempre più spesso però di imbattersi in falsi metallici, anche se l’attenzione deve rimanere alta anche su quelli di carta. Le banconote non sono immuni- riferisce il capo della Guardia di Finanza. Abbiamo sequestrato in passato 4,5 milioni di euro di banconote pronte per essere introdotte sulla costa campana fino a Palinuro.
D’estate ci sono più possibilità per i falsari, oltre che per la presenza di stranieri, meno bravi degli italiani nel riconoscere i falsi, anche per il fatto che magari nella ressa chi sta alla cassa non usa i dispositivi che riconoscono le banconote contraffatte, se li ha.
A essere immuni sono le casse automatiche: Questi dispositivi vengono riempiti da soldi certificati e anche per quelli in entrata sono in grado di verificare al momento se la banconota o la moneta introdotta è un falso».