Salute

Controlla se la tua tiroide è in buona salute con due semplici test da fare in casa: ti occorre solo un minuto

Hai il dubbio che la tua tiroide non funzioni correttamente o pensi di avere dei noduli tiroidei? Alcuni medici statunitensi hanno suggerito di eseguire in casa dei test di autodiagnosi: ti servirà solo un minuto del tuo tempo per avere risposte certe sulla tua salute tiroidea

I disturbi della tiroide sono molto frequenti: Anche se non sono disponibili dati epidemiologici dettagliati, diverse indagini suggeriscono comunque che in totale circa 6 milioni di persone in Italia (massima diffusione nella fascia d’età 55-64 anni) sarebbero affette da una malattia della tiroide caratterizzata da alterazioni nella sintesi di ormone tiroideo.

La tiroide e la sua funzione

La tiroide è una piccola ghiandola endocrina, a forma di farfalla, che si trova nella parte anteriore del collo ed è costituita da due lobi, uno destro e uno sinistro, uniti tra loro da uno stretto ponte, un istmo.

La tiroide, come tutte le ghiandole endocrine, produce ormoni, ma di due diverse tipologie:

  • gli ormoni tiroidei T3, o triiodiotironina
  • gli ormoni T4 o tiroxina

La tiroide controlla molte delle funzioni del nostro corpo attraverso gli ormoni tiroidei T4 e T3:

  • influenza la respirazione,
  • il battito cardiaco,
  • la temperatura corporea
  • lo sviluppo del sistema nervoso centrale
  • l’accrescimento corporeo.

Il nostro stato di salute spesso dipende proprio dalla nostra tiroide: se essa funzione bene, ci sentiamo energici e tutte le funzioni vitali sono nella norma.

Questa ghiandola molto importante però risente molto dei fattori esterni.

Si parla di ipertiroidismo o tireotossicosi per indicare un’ eccessiva produzione ormonale da parte della tiroide, con conseguente esposizione dei tessuti periferici a livelli elevati di ormoni tiroide.

L’ipotiroidismo è una patologia causata da un’inefficienza della tiroide; la ghiandola non è in grado di sintetizzare una quantità di ormoni tiroidei T3 e T4 adeguata al fabbisogno dell’organismo e ciò determina una riduzione di tutti i processi metabolici.

Sintomi

Ecco alcuni dei sintomi più comuni del disturbo della tiroide:

  • Stipsi
  • Debolezza muscolare
  • Sensazione di freddo quando fuori non fa freddo e quando le altre persone non si sentono fredde
  • Dolore articolare o muscolare
  • Aumento di peso, nonostante il fatto che stai consumando una bassa quantità di calorie
  • Sensazione di tristezza e depressione
  • Sensazione di stanchezza
  • Battito cardiaco lento
  • Pelle pallida e secca
  • Perdita di capelli, capelli secchi e diradati
  • Sanguinamento mestruale anormale
  • Faccia gonfia
  • Alti livelli di colesterolo cattivo o LDL.
I test da fare in casa per valutare la salute tiroidea

Alcuni specialisti americani hanno trovato un sistema elementare per scoprire i noduli tiroidei quando sono ancora molto piccoli. E si possono curare senza bisturi.

L’Associazione americana degli endocrinologi clinici ha creato un autotest per scoprire eventuale presenza di noduli tiroidei.

«Andrebbe ripetuto un paio di volte all’anno – consiglia il professor Paolo Miccoli, Presidente Fondatore della European Society of Endocrine Surgery (ESES), la società internazionale che riunisce i massimi esperti di malattie tiroidee – Se si nota qualcosa che non va, è bene rivolgersi all’endocrinologo. Per avere una diagnosi certa bastano una semplice analisi del sangue e un’ecografia della tiroide».

Come fare l’autotest

E’molto facile da seguire. Devi utilizzare un bicchiere d’acqua e uno specchio. «La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla, nella zona sotto il pomo d’Adamo – spiega il professor Miccoli – Se non ci sono problemi, è invisibile e non si “sente” neppure passando le dita sul collo».

Prendi uno specchio che terrai in mano. Inclina il capo all’indietro e bevi un sorso d’acqua osservandoti attentamente. Se va tutto bene mentre si ingoia il collo rimane liscio. Se invece si nota un rigonfiamento oppure una piccola protuberanza simile a un nocciolino di oliva potrebbe esserci un nodulo, motivo per cui sarebbe meglio fare una visita dall’endocrinologo.

Secondo autotest

Se pur meno affidabile del primo, poichè molti fattori potrebbero influenzarlo, lo utilizzano per verificare anomalie tiroidee.

Per eseguire il test, è necessario controllare l’impulso all’interno del polso.

Passaggio 1 : posizionare due dita della mano che non si utilizza sull’arteria e premere leggermente.

Passaggio 2 : conta i battiti dell’impulso per 30 secondi.

Passaggio 3 : raddoppia il risultato che hai ottenuto e otterrai i battiti al minuto. Puoi anche contare per un minuto se vuoi.

Tuttavia, assicurati di utilizzare due dita, ma mai il pollice. Il pollice ha un battito proprio e, se lo usi, potresti ottenere risultati sbagliati.

I risultati

Una volta ottenuti i risultati, è importante interpretarli. Ecco come farlo.

1.Conta i battiti per 3 giorni di seguito. Se i risultati sono simili, la tiroide è in buona salute.

Ci può sempre essere una differenza di uno o due battiti al minuto.

2. Controlla il polso quando sei in piedi, e poi quando sei seduto.

3. Se i risultati mostrano differenze di due battiti nei giorni successivi, la tiroide potrebbe essere sensibile.

Trattamento ai disturbi tiroidei

In cinque casi su dieci se il nodulo è uno solo e piccolo la prima soluzione è un farmaco a base di ormoni tiroidei che ne blocca la crescita.

Se il nodulo è molto più voluminoso, si ricorre alla chirurgia davvero poco invasiva in cui si utilizza uno strumento innovativo.

«È uno strumento di pochi millimetri che permette di asportare i noduli senza il pericolo di creare danni e infiammazioni ai tessuti circostanti» spiega il professor Miccoli, inventore della tecnica. L’intervento è in anestesia generale, come quello tradizionale, e dura circa un’ora.