sabato - 21 Dicembre - 2024

Coronavirus, 60 giorni di lockdown per evitare seconda ondata: lo studio

Mentre nel mondo i casi di Coronavirus continuano a crescere, in Italia la situazione è decisamente migliorata ma si teme una seconda ondata nel prossimo inverno, per colpa del mancato distanziamento sociale.

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Anthony Fauci, immunologo statunitense, non ha dubbi: per lui il Covid-19 tornerà. Altri esperti italiani invece, come Zangrillo, ritengono che il Covid 19 ha definitivamente perso forza e non ci sarà nessuna seconda ondata.

Altra e diversa opinione è quella di Crisanti: “il Covid-19 non sparisce come la Sars nel giro di un’estate”.

Gli esponenti del Governo italiano stanno cercando di rassicurare i cittadini su ciò che potrà accadere se dovesse ritornare il virus con forza e tenacia. Conte rassicura di essere pronti a fronteggiare una seconda ondata, senza ricorrere a misure eccessivamente drastiche.

Uno studio spagnolo però avverte: per evitare una possibile catastrofe da una seconda ondata, è consigliabile un lockdown precoce di 60 giorni. Scopriamo nel dettaglio la proposta degli esperti.

Coronavirus, come evitare la seconda ondata

Per evitare un’altra ondata di coronavirus, con l’arrivo dell’autunno, bisognerebbe applicare un lockdown precoce, cioè prima che il picco sia raggiunto. La chiusura dovrebbe durare circa 2 mesi: lo dice un nuovo studio spagnolo, condotto da Leonardo López e Xavier Rodó del Barcelona Insitute for Global Health. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Human Behaviour.

Stando a quanto emerso dalle ultime ricerche, il coronavirus ha diminuito la sua potenza e virulenza, ma non è sparito.

Al contrario, ci sarebbe un alto numero di asintomatici. Nel report, gli scienziati spiegano che l’estate rende il virus latente, ma resta fondamentale mantenere la distanza di sicurezza e indossare le mascherine.

Nello studio, inoltre, si precisa che un lockdown di 60 o 90 giorni contrasterebbe “in modo efficace la crescita epidemica, così come una seconda ondata potenzialmente più ampia di SARS-CoV-2 che si verifichi entro pochi mesi”.

“I risultati suggeriscono che i blocchi dovrebbero rimanere in atto per almeno 60 giorni per prevenire la crescita epidemica”, hanno fatto sapere gli scienziati spagnoli. Nel Paese iberico l’andamento epidemico è simile a quello italiano. Inoltre, gli esperti hanno ribadito l’importanza del distanziamento sociale, dell’uso di dispositivi di protezione individuale e dell’igiene personale, che hanno “effetti significativi” nel contenimento dell’infezione.

Se queste misure venissero rispettate con attenzione da parte di tutti, si potrebbe persino evitare un eventuale nuovo lockdown.

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