venerdì - 22 Novembre - 2024

Coronavirus, Alberto Zangrillo: “Piantiamola, le previsioni ci dicono che NON ci sarà una seconda ondata”.

Il Professor Alberto Zangrillo torna a parlare di Coronavirus e lo fa al Aria che tira su LA7. Il professore ci tiene a far capire che le probabilità che ci sarà una seconda ondata sono molto remote e che pertanto bisognerebbe diffondere ottimismo al contrario, a suo dire, di quello che viene fatto nella maggior parte delle televisioni italiane. Infatti, proprio all’inizio dell’intervista, dice di sperare che tutti noi speriamo che non ci sia, appunto, una seconda ondata.

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Le parole molto rassicuranti del primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’ospedale San Raffaele di Milano:

Sono molto dispiaciuto che nel dovere sinceramente rispondere alla domanda correttamente posta io possa dare l’impressione di dire delle cose diverse da quelle che ha detto il professor Ricciardi.  Allora, io non lo so se ci sarà la seconda Ondata, spero che non ci sia, spero che tutti noi lo speriamo.

Se dovesse arrivare, abbiamo detto chiaramente e senza poter essere smentiti, che dal momento che tutti  i grandi ospedali nel mondo hanno lavorato, abbiamo conosciuto questo virus e sappiamo come affrontarlo nello specifico e anche sul territorio e quindi anche secondo un modello organizzato, quindi io che non sono contro i vaccini , OK e quindi sono una persona che crede alla medicina ortodossa e alle evidenze scientifiche, dico che gli italiani dovranno, secondo la categoria nota sopra i 60 anni, vaccinarsi contro l’influenza perché questo ci consentirà di identificare meglio eventuali categorie di persone contagiate da altri vaccini, però, dire adesso che forse non faremo tornare i bambini a scuola, non dobbiamo prendere gli aerei, dobbiamo rimanere a casa equivale a dire che dobbiamo morire equivale a dire che siamo un popolo di imbecilli chiudersi in casa e aspettare che arrivi questa seconda terribile ondata e cercare di morire il meno possibile, non è così, va bene? non è così…

Poi aggiunge ancora: “Questo è il famoso lavoro accettato il 4 giugno Pubblicato dal professor Clementi che è stato il primo in uno studio pilota a determinare le cariche virali, è stato lo studio che è stato tacciato prima di non essere mai stato pubblicato, secondo di non essere mai stato accettato, insomma, voglio dire piantiamola. Siamo tutti dalla stessa parte stiamo facendo scienza le evidenze ci dicono domani avete fatto le previsioni del tempo, probabilmente è bello, è bello anche dal punto di vista della pandemia”.

Di seguito il video con l’intervista integrale:

 

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