L’azienda ha riferito che dopo la terza sperimentazione, il vaccino è risultato efficace al 90%. Un grande traguardo, sebbene Pfizer per prima abbia dichiarato che non è ancora il momento di chiedere l’approvazione dell’FDA.
Il vaccino di Pfizer ( Pfizer Inc. è un’azienda farmaceutica statunitense. È la più grande società del mondo operante nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci) si basa sull’utilizzo del metodo dell’ RNA-messaggero: si tratta di un metodo efficace e piuttosto semplice.
Il vaccino è già stato testato su 1500 persone, divisi un due gruppi di studio ed al primo è stato fornito il vaccino, mentre al secondo è stato fornito un placebo. Le analisi sui pazienti sono state fatte rispettivamente a 7 giorni dalla seconda dose e 28 giorni dalla prima dose.
Questa mattina pertanto è già pronto l’accordo della Commissione UE per l’acquisto di 300 milioni di dosi. lo ha annunciato il portavoce dell’esecutivo Eric Mamer, aggiungendo che il contratto può essere già firmato.
La notizia è stata annunciata con un comunicato sul sito ufficiale di Pfizer in cui Albert Bourla, Presidente dell’azienda, ha dichiarato che i risultati ottenuti sono un grande passo avanti nella lotta al Covid: “I risultati dimostrano che il nostro vaccino a base di RNA-messaggero può aiutare a prevenire il COVID-19 nella maggior parte delle persone che lo ricevono.
Ciò significa che siamo un passo più vicini a fornire potenzialmente alle persone di tutto il mondo una svolta tanto necessaria per contribuire a porre fine a questa pandemia globale”.
Il vaccino, nel momento in cui venisse approvato, potrebbe diventare a somministrazione stagionale come il vaccino antinfluenzale.
Bourla parla comunque con prudenza dell’eventualità di richiedere in tempi brevi l’approvazione dell’FDA: “È importante notare che non possiamo richiedere l’autorizzazione per l’uso di emergenza della FDA solo sulla base di questi risultati di efficacia.
Sono necessari anche più dati sulla sicurezza e stiamo continuando ad accumulare quei dati sulla sicurezza come parte del nostro studio clinico in corso. Stimiamo che una mediana di due mesi di dati sulla sicurezza dopo la seconda e ultima dose del candidato vaccino – richiesta dalle linee guida della FDA per la potenziale autorizzazione all’uso di emergenza – sarà disponibile entro la terza settimana di novembre“.