In questo periodo in cui il virus sembra darci tregua, già è alta la tensione per quello che potrà accadere i prossimi mesi autunnali, ossia la possibilità che il COVID-19, che in questo momento sembra essere in una fase recessiva, torni a farsi sentire con maggior forza.
Ad affrontare questa problematica c’è stata Ilaria Capua che ha dichiarato che la seconda ondata potrebbe non arrivare mai a suo parere, se continuiamo a mantenere il dovuto distanziamento sociale e mascherina.
E’ della medesima opinione anche l’immunologo statunitense Bruce Beutler, premio Nobel per la Medicina 2011. Dati alla mano, sostiene Beutler, il virus sta regredendo anche se siamo tornati alla vita normale, o quasi. Segno che una seconda ondata potrebbe anche non esserci.
Beutler è pienamente convinto che la seconda ondata da Coronavirus non arriverà mai poichè le misure di contenimento messe in atto da Marzo, sono state sufficienti per indebolire il virus e frenare il numero delle vittime, che sarebbero state molte di più.
Sono i dati a parlare chiaramente: il Coronavirus sta diventando via via meno aggressivo in tutti i paesi del mondo in cui è stato stabilito un precedente Lockdown.
Motivo per cui Beutler è sempre più convinto che, la pandemia sta lentamente, ma costantemente, regredendo. “La popolazione non è così vulnerabile come all’inizio, quando nessuna di queste misure era stata intrapresa. Questo è vero, anche se attualmente solo una piccola percentuale della popolazione è stata infettata. Ma tutto ciò mi porta a pensare che non ci sarà una seconda ondata”, ha affermato l’immunologo statunitense ad AdnKronos Salute.
Allo stesso tempo, però, il ricercatore statunitense invita a non abbassare troppo la guardia. Anche se potrebbe sembrare che il virus sia di fatto scomparso, non è affatto così. L’unico modo per sconfiggere definitivamente la malattia, sostiene Beutler, passa attraverso il vaccino. Un rimedio efficace, però, a oggi non è ancora disponibile e potrebbe esserlo solo tra qualche mese.
Secondo il Premio Nobel, infatti, la cura per il Coronavirus non sarà disponibile prima del 2021 (anche se il vaccino italo-britannico acquistato dal Governo potrebbe arrivare nell’autunno di quest’anno) e, sino ad allora, dovremmo far attenzione a non allentare le misure di contenimento adottate sino a oggi. Anche perché, molto probabilmente, nella fase iniziale non potrà essere somministrato a tutti e non si hanno certezze di alcun tipo sulla sua efficacia a lungo termine.