Imparare ad eseguire la Rianimazione Cardio Polmonare è fondamentale per soccorrere chi in quel momento sta avendo un infarto e sta lottando tra la vita e la morte.
Un attacco di cuore si verifica quando il flusso di sangue diretto ad una parte del muscolo cardiaco si blocca a causa dell’ostruzione di una o più arterie (coronarie) che sono dedite al suo trasporto. Se il flusso sanguigno non viene ripristinato in tempi brevi, la sezione del cuore che ne è stata interessata risulta danneggiata dalla mancanza di ossigeno e comincia a morire.
Spesso arriva all’improvviso, senza avvisaglie, in modo silenzioso e inaspettato. Stiamo parlando dell’infarto silente che aumenta il rischio di morire in modo considerevole perché il paziente in ottima salute, è ignaro di ciò che sta succedendo.
L’infarto silenzioso “sfugge”a qualsiasi controllo, infatti, nessuna visita o elettrocardiogramma può preannunciare questo black-out del cuore.
Può succedere a qualsiasi età e le categorie a maggior rischio sono: i fumatori, chi è in sovrappeso, chi ha problemi di diabete, di pressione alta, di colesterolo, chi è sedentario e gli alcolisti.
Per questo motivo è necessario prepararsi a qualsiasi cosa e imparare le tecniche di primo soccorso, necessarie per salvare quell’individuo che sta avendo un infarto pensando che NOI possiamo salvargli la vita.
Avvisaglie e sintomi
Spesso l’infarto può essere preceduto da sintomi che possono già essere considerati campanelli d’allarme:
Nell’uomo i campanelli d’allarme sono rappresentati da:
- Dolore avvertito nella zona centrale del petto
- Dolore al braccio sinistro
- Costrizione
- Dolore alla parte alta dell’addome
- Vomito
- Vertigini
- Battito cardiaco irregolare
- Sudorazione fredda
- Malessere generale
Nella donna invece si aggiungono:
- Difficoltà a respirare
- Dolore alla schiena
- Dolore al collo e alle spalle
- Forte nausea
- Capogiri
- Stanchezza estrema
Come comportarsi in caso di attacco cardiaco
Come suggerisce la Croce Verde di Verona, se si sospetta che qualcuno stia avendo un attacco cardiaco ecco come ci si deve comportare.
Trattamento dell’attacco cardiaco
- Far sedere la persona
- Chiamare immediatamente il 118 anche se non non si è sicuri dei sintomi
- Se la persona è cosciente, attendendo l’ambulanza, dargli da ingerire dell’aspirina (solo dopo l’autorizzazione telefonica data dal personale del 118)
Il maggiore rischio per il cuore è che smetta di battere, stare quindi pronti per la rianimazione se necessaria.
Effettuare la rianimazione cardio polmonare mentre si attende l’ambulanza
Se un adulto è incosciente e non respira chiamare immediatamente il 118 per il soccorso, aspettando l’ambulanza va effettuata la rianimazione cardio polmonare, che è una combinazione di compressioni al torace e respirazione bocca a bocca.
- Posizionare le mani al centro del torace della vittima e, con il palmo della propria mano, applicare una pressione verso il basso (5-6 cm). Dopo 30 compressioni del torace (ad un ritmo di 100-120 al minuto) effettuare 2 insufflazioni d’aria.
- Chiudere il naso della vittima. Posizionare la propria bocca sulla sua bocca e, con un espirazione costante, effettuare 2 nella bocca della vittima, ognuna della durata di un secondo.
-
Continuare con cicli di 30 compressioni e 2 insufflazioni sino all’arrivo dei soccorsi.
E’ fondamentale non farsi prendere dal panico o dalla disperazione: la vittima sta lottando tra la vita e la morte e voi potreste salvargli la vita!
L’infarto non conosce età, sesso, posizione sociale, cultura religiosa; condurre uno stile di vita sano è fondamentale. Per evitare l’evento drammatico l’unica possibilità è rappresentata dalla prevenzione.
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