Avete mai provato ad eliminare dalla vostra dieta i carboidrati improvvisamente?
Sicuramente qualcuno di voi ha già tentato con il risultato di una rapida perdita di peso.
In realtà, non abbiamo perso grasso, ma acqua. Il dottor Pietro Migliaccio, nutrizionista presidente emerito della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A.) ha spiegato: «I carboidrati sono immagazzinati nel corpo sotto forma di glicogeno, ogni grammo accumula da tre a quattro volte il suo peso in acqua. Quindi, non appena si tagliano i carboidrati e si inizia a utilizzare il glicogeno, ogni grammo di carboidrato in meno sono 3 grammi persi di acqua».
Quali sono gli effetti negativi se eliminiamo i carboidrati?
A spiegare quando siano importanti i carboidrati per la salute del nostro cervello e non solo, risponde ancora il dottor Pietro Migliaccio: «I grassi bruciano al fuoco dei carboidrati, se non ci sono carboidrati il metabolismo dei grassi si blocca e si ferma a livello dei corpi chetonici, che entrano in circolo e si accumulano: sono tossici per l’organismo e riducono la massa magra perché bruciano i muscoli. Il cervello li utilizza con fatica ma li utilizza lo stesso. Il risultato: alito cattivo, stanchezza, debolezza, vertigini, insonnia, nausea». In sostanza, ci si sente come se avessimo l’influenza.
I carboidrati sono energia subito disponibile che brucia i grassi e le proteine. Altre vie metaboliche sono più lunghe e affaticano l’organismo, per questo le nostre prestazioni calano. I carboidrati sono la fonte di energia primaria del corpo. Aiutano e “spingono” tutti i tipi di esercizio, sia di resistenza che di potenza: se tagliate i carboidrati la vostra energia diminuirà».
«I carboidrati inducono la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore della serenità e della tranquillità, che fa pure passare la fame. Siano semplici o complessi, quando vengono tolti il nostro benessere mentale potrebbe peggiorare»
I carboidrati raffinati come sappiamo aumentano lo zucchero nel sangue ma, nessuno si è mai chiesto come mai: fare astinenza da carboidrati per molto tempo, induce il corpo a mangiarne molti di più quando verranno introdotti nella dieta. Una recente ricerca pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition suggerisce che questi sbalzi (di solito repentini) attivano anche i centri di dipendenza del cervello e fanno sì che torni quasi subito la voglia di rimangiare gli alimenti che hanno questo “potere”.
Il nutrizionista pertanto suggerisce: «Anziché rinunciare ai carboidrati in toto, però, basterebbe optare per quelli integrali , che hanno un assorbimento più lento ed evitano che i livelli di zucchero nel sangue siano soggetti a questi picchi».