Parole ben forti e chiare quelle di Matteo Bassetti che cerca di convincere gli italiani a non allarmarsi eccessivamente e di non avere quella paura smisurata del Covid che genera ansia, terrore, fobia. Il motivo? Restare tranquilli serve a vivere meglio e inoltre, dal coronavirus si guarisce nel 99,6% dei casi.
Attualmente direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, nato a Genova il 26/10/1970.
Possiede:
-Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Genova il 10/10/1995. -Abilitazione all’esercizio della professione nel 1996. -Specializzazione in Malattie infettive – Università di Genova nel 1999. -Post-doctoral fellowship in malattie infettive alla Yale University a Hew Haven, Usa (2000-2001). -Dottorato di ricerca in malattie infettive e trapianti d’organo all’Università di Genova nel 2004. -Dal 2011 al 2019 è stato Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, professore associato di Malattie Infettive all’Università di Udine e direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie infettive e tropicali dell’Università di Udine.
-Dal 2018 è stato nominato coordinatore della rete infettivologica regionale del Friuli Venezia Giulia. -Dal 1° novembre 2019 è direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. -Dal 1° novembre 2019 professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Genova. -Presidente della Società Italiana di Terapia Antiinfettiva (SITA). -Professionista in regime di attività libero professionale intramoenia allargata in Montallegro.
Con l’aumento dei contagi tornano a parlare i virologi ed infettivologi che ci hanno accompagnati durante il lockdown.
Non è certo nuovo alle polemiche contro allarmisti e negazionisti dell’emergenza Coronavirus Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova intervenuto nuovamente in queste ore sulla situazione contagi. Bassetti, analizzando i ricoveri, ha spiegato perché non ci sarebbe da preoccuparsi più di tanto rispetto ai mesi scorsi, quando l’epidemia dilagava.
“E’ vero che rispetto a qualche settimana fa torniamo a vedere nei reparti pazienti anziani colpiti da Sars-CoV-2 – ha spiegato all’AdnKronos Salute l’infettivologo -. Questo perché sono quelli più fragili e perché il virus può far precipitare situazioni preesistenti, ovvero soggetti con diabete, cardiopatie, problemi respiratori, chi segue multi-terapie. In persone in là con gli anni la patologia ha un impatto diverso”. Tuttavia “la malattia oggi ha un mortalità decisamente più bassa, dello 0,4 – 0,6%, e nel 99,6% dei casi si guarisce“, ha poi precisato Bassetti.