In questo periodo il coronavirus non è scomparso, ma circola in maniera latente. Questo avviene principalmente sia per le misure intraprese dal governo e da ognuno di noi, sia per maggiore consapevolezza di come curare i pazienti, sia per l’estate che ci dà una mano, visto che le persone stanno molto di più all’aria aperta, con le goccioline di saliva che evaporano molto più in fretta sotto i raggi del sole.
Ma attenzione, come riportato anche dal Corriere della Sera nella sua edizione on-line, secondo Francesco Le Foche, primario di immuno-infettivologia al day hospital del Policlinico Umberto I di Roma, ci sarà una seconda ondata di contagi da Coronavirus ed praticamente sicura.
Ovviamente non si può dire con assoluta certezza quando sarà, ma secondo il medico da dicembre in poi, col freddo e con le persone spesso in ambienti chiusi, il COVID-19 potrebbe rialzare la testa.
Diversi virologi sono ormai abbastanza certi che con l’arrivo dell’estate i contagi calino ulteriormente, poiché il coronavirus dovrebbe seguire l‘andamento dei virus respiratori, mentre tra settembre e ottobre potrebbero aumentare leggermente e impennarsi dopo dicembre, esattamente come succede con una normale influenza (che ricordiamo essere una malattia non trascurabile, in quando può portare a serie conseguenze in alcune tipologie di pazienti).
Attenzione però a non avere atteggiamenti troppo allarmistici: gli stessi scienziati sono infatti sicuri che nel prossimo inverno saremo molto più preparati rispetto alla terribile ondata di marzo e aprile, quindi anche se il coronavirus dovesse aumentare di molto la sua diffusione, gli atteggiamenti delle persone, il tracciamento dei malati e i reparti ospedalieri saranno di certo molto più efficienti rispetto a qualche mese fa, quando il COVID-19 ci prese completamente alla sprovvista.
Ricordiamo, tuttavia, che finché che non ci sarà un vaccino contro il CCoronavirus, alcuni atteggiamenti un tempo normalissimi non potranno essere come prima: per esempio i concerti, lo stadio, le resse al ristorante e la calca nei mezzi pubblici.