L’alluce valgo rappresenta una vera tortura per chi soffre di questa patologia: si stima che quasi il 60% delle donne è affetta da questo problema e sono sempre più giovani le vittime di questo disturbo. L’età media attuale è compresa tra i 40 e i 60 anni.
Risulta essere una delle patologie del piede più diffuse e dolorose.
Si parla di alluce valgo quando si assiste a una deformazione del piede, in cui la falange dell’alluce viene deviata in senso laterale, verso l’interno del piede. Inoltre, avviene una lussazione dei sesamoidi, che sono due piccole ossa con la funzione di bilanciare e assorbire il peso imposto sulla punta dei piedi.
Molti pensano che il problema è necessario risolverlo solo per motivi estetici ma, vi assicuro che non è così: la deviazione dell’alluce (a volte così pronunciata da risultare nella totale sovrapposizione delle prime due o anche tre dita) causa squilibri e impedisce il corretto appoggio podalico, aprendo la strada a diverse problematiche e disturbi non solo dei piedi, ma anche delle gambe e della postura.
Se avvertite una sensazione di fastidio o dolore siete coinvolti nella forma piuttosto lieve di alluce valgo, a cui si aggiungono male ai piedi, arrossamenti o gonfiori situati nell’interno dell’avampiede. La situazione può nettamente peggiorare se non si prendono dovute precauzioni.
Man mano che la patologia peggiora, si va incontro a:
In concomitanza ai sintomi di alluce valgo, inoltre, spesso possiamo trovare altri disturbi e patologie che possono esserne causa o conseguenza:
Le cause dell’alluce valgo le divideremo in: primarie e secondarie per capire con precisione come curare il disturbo.
Le cause primarie sono tutti quei fattori che ci predispongono allo sviluppo dell’alluce valgo e sono di tipo ereditario:
Le cause secondarie sono elementi acquisiti col tempo, quindi non ereditari:
Bisogna innanzitutto chiarire una cosa importantissima: la cura, intesa come correzione più o meno completa della patologia, non è possibile senza intervento.
Possiamo però affermare che è possibile gestire questo disturbo, cercando in tutti i modi di non farlo peggiorare, attraverso soluzioni non chirurgiche.
La giusta scelta delle scarpe è la prima cosa fondamentale da fare. No a tacchi alti o con la punta assottigliata davanti.
Questi ultimi costringono il piede in una posizione innaturale, impossibilitandolo a svolgere una delle sue funzioni naturali, ovvero la distribuzione uniforme del peso. Ciò causa l’accorciamento del tendine d’Achille e lo spostamento in avanti del peso corporeo, che arriva a gravare quasi esclusivamente sulle punte dei piedi, favorendo, oltre all’alluce valgo, anche la distorsione delle caviglie e altre problematiche.
Per rallentare la progressione della patologia è possibile agire d’anticipo attraverso delle soluzioni efficaci che permettono anche di alleviare il dolore.
Quando la patologia è in stato eccessivamente avanzato e queste misure non chirurgiche citate non sono sufficienti a migliorare la situazione, si interviene con l’intervento chirurgico prima che possa generarsi una condizione dolorosa molto più grave: l’artrosi.
Come riferisce il dott. Fabio Lodisposto, specialista in traumatologia e ortopedia, che afferma: ” come si può pensare di guarire quella che è una vera e propria deviazione ossea con una tisana?! Sarebbe come pensare di raddrizzare il tronco storto di un albero semplicemente disciogliendo delle sostanze particolari nell’acqua con cui lo innaffiamo!!”.
Giustamente non possiamo dire che i rimedi naturali possano raddrizzare delle ossa poichè sarebbe fantascienza! Proporre dei rimedi naturali serve solo per alleggerire il dolore a cui si è predisposti, non a risolvere il problema osseo.
Uno dei rimedi tramandato da generazione in generazione è quello dell’olio di oliva e di lavanda: le loro proprietà aiutano infatti a ridurre il dolore e l’infiammazione. Basta mescolare i fiori secchi di lavanda con olio d’oliva o di mandorle dolci oppure di jojoba, intiepidire a bagno maria e filtrare il tutto. Conserva l’olio in un contenitore di vetro scuro e impara ad utilizzare questo rimedio naturale tutte le sere con un delicato massaggio.
Un altro rimedio sicuro è la ruta, che aiuta naturalmente a ridurre i dolori tipici delle malattie reumatiche come l’artrite e l’artrosi. Effettuate un pediluvio immergendo il piedi in acqua calda e ruta, prima di dormire, per 20/30 minuti.
La ruta comune è una pianta della famiglia delle Rutaceae. È comune in Italia, anche spontanea al disotto dei 1000 metri di altitudine. Ha un aroma piacevole, non eccessivamente spiccato e viene utilizzata per aromatizzare la grappa.
Anche l’alloro possiede numerose proprietà in grado di combattere l’infiammazione dell’alluce valgo: è necessario preparare un infuso di alloro, lasciarlo riposare per una notte intera e poi berlo durante l’arco della giornata In alternativa, è possibile anche tritare finemente cinque foglie di alloro e metterle in 100 ml di alcol al 96%, lasciare macerare per una settimana e poi applicare il composto direttamente sulla zona dolorante.
Ci sono due esercizi che si possono eseguire per ridurre il disturbo o evitare che peggiori:
-Prendi una pallina abbastanza morbida di dimensioni medie sotto la pianta del piede poi muovi dolcemente l’arto, senza esercitare un’eccessiva pressione, partendo dall’arco plantare fino alle dita e poi in direzione opposta fino al tallone.
-Mettiti seduta con le gambe distese cercando di muovere l’alluce disegnando immaginari cerchi in senso orario e antiorario.