“Con l’euro ogni tedesco ha guadagnato 23mila euro, ogni italiano ne ha persi 74mila”, ecco la realtà che si tocca vivere
“Guadagneremo come un giorno in più, lavorando un giorno in meno”, questa l’affermazione di Romano Prodi di circa venti anni fa che forse aveva fatto previsioni sbagliate.
Secondo uno studio tedesco, con l’entrata dell’euro, l’Italia ha solo ricevuto esiti negativi perdendo 73mila euro per ogni cittadino.
Naturalmente mettere in discussione che l’Italia vive male con l’euro, non serve a nulla poichè non potrà uscire dall’euro ormai. La cosa fondamentale è che gli italiani sappiano che con la lira si viveva meglio, e tutti lo avranno notato, facendo i conti nelle loro tasche.
Secondo il rapporto ecco a quanto ammonterebbe il danno: 4.325 sono i miliardi persi dall’italia, 530 miliardi in titoli di stato solo nel 2017.
Lo studio tedesco: l’Italia è vittima dell’euro
Lo studio tedesco ha verificato quanto sarebbe stato il Pil pro capite se i Paesi non avessero introdotto l’euro. I risultati non sono confortanti e sembrano smentire le teorie economiche di chi, come Mario Monti, a sostenuto che la moneta unica è stata la salvezza dell’Italia e degli italiani, cosa inesatta naturalmente poichè i dati parlano chiaramente.
Secondo i dati statistici e gli studi condotti emerge che ogni stato ha ottenuto guadagni positivi dall’entrata dell’Euro mentre l’Italia ne ha risentito con perdite economiche rilevanti.
Ricapitolando, dal 1999 al 2017:
-la Germania ha guadagnato 1.893 miliardi (23.116 per abitante)
-l’Olanda ha guadagnato 346 miliardi (21 mila per abitante)
-l’Italia ha perso 4.325 miliardi (73-605 per abitante)
-la Francia ha perso 3.591 miliardi (55.996 per abitante)
Secondo lo studio “in nessun altro Paese tra quelli esaminati l’euro ha portato a perdite così elevate di prosperità come l’Italia”.
In poche parole ogni cittadino tedesco, da quando è stato approvato l’euro, ha guadagnato 3.339 euro a testa.
La Germania, pertanto, attualmente è lo Stato membro che più ha beneficiato dell’introduzione dell’euro perchè il marco ne uscì fortemente svalutato.
Il fondatore dell’Ulivo, già in passato, era perfettamente al corrente di quello che stava accadendo ovvero che la Germania stesse traendo beneficio dalla situazione.
Risultato: la Germania ha un surplus commerciale del 8,5% sebbene i trattati imporrebbero di non superare il 6%. Conseguenze: lo studio tedesco calcola che sono 1893 i miliardi in più entrati nelle casse dei tedeschi in questi venti anni di euro.
E’un vero peccato che l’Italia abbia ricevuto fin ora sono esiti negativi dall’introduzione della moneta europea, a cui si aggiunge un altro primato italiano: l’Eurostat ha recentemente confermato che gli italiani pagano le bollette più care d’Europa nonostante i salari sono molto più bassi rispetto alla media.
L’ultimo rapporto di Eurostat, infatti, evidenzia che nel secondo semestre 2018 gli italiani pagano in media per ogni 100Kwh di energia elettrica 21,6 Euro, leggermente più alto della media europa (21,1).
Per quanto riguarda il gas, invece, per ogni 100 Kwh gli italiani pagano in media 9,5 Euro, le più care d’Europa dopo la Svezia (12,2).
A pesare notevolmente sul carico delle famiglie italiane ci sono le tasse: per il gas sono del 35%, superiore sia della media in UE (27%), sia dell’Eurozona (31%), mentre per la luce sono del 34% (media UE 37%, media Eurozona 39%).
L’Italia è in fase di impoverimento sembrerebbe…purtroppo.