Gli atteggiamenti maschilisti opprimono le donne
In generale, si può affermare che 6 donne su 10 hanno sofferto nella vita di depressione o ne soffriranno.
Nel sesso femminile, infatti, la realtà clinica è molto più ampia e complessa. Per depressione s’intende la fatica di vivere ogni giorno, di sentirsi angosciati, oppressi, incompresi e tanto infelici. S’inizia a guardare la vita senza provare nessun piacere o gioia di vivere. Il senso di pensare al futuro si annulla e si sente solo un peso enorme di un presente interminabile e che dà disgusto.
Le donne, schiacciate dal maschilismo
Non è una casualità se sono le donne le più colpite da questo “cancro della mente e dell’anima”; a favorirne la progressione spesso è il cattivo o inadeguato rapporto con il proprio compagno di vita.
Vivere in una relazione infelice, non soddisfacente o non sentirsi amate e rispettate sono tutti fattori che incidono sulla depressione e generano malessere. Molte donne si sentono schiacciate dall’universo maschile che le vuole come “wonderwoman”, ovvero donne di successo che lavorano, spose perfette, mamme affettuose, esteticamente attraenti, amorevoli e sempre pronte a venir incontro alle esigenze del partner. Questa continua pressione le spinge a soffrire; ogni donna ha una sensibilità interiore innata e ama sentirsi perfetta ed apprezzata. Nel momento in cui non riesce ad essere così come l’uomo la desidera, perde fiducia in sé stessa, inizia a guardare le persone care con la sensazione di non provare più nessuna emozione. Il calore dei sentimenti non riesce più a sciogliere il gelo che la isola, la rende fragile, vulnerabile e si sente inadatta e inutile, l’autostima degrada.
Inoltre la superficialità maschile fa perdere le staffe a molte e di conseguenza questo menefreghismo la fa sentire meno considerata.
Una donna si sentirà sempre schiacciata se sarà lui a prendere le decisioni da solo, se quando ottiene successo se ne vanta deridendo lei, se gli piace comandare e gratifica la propria donna solo quando questa fa come dice lui.
Da uno studio è emerso che gli uomini hanno scarsa capacità di comprensione e di comunicazione. L’incapacità di comunicare crea un vuoto enorme, che fa nascere equivoci e paranoie .
Altri fattori che generano depressione sono le violenze fisiche e verbali che molte donne sostengono quotidianamente, i tradimenti, abusi, lo scarso interesse del proprio uomo riguardo esigenze famigliari, la mancanza di progetti per il futuro, la continua assenza del partner, la gelosia che non fa respirare.
Perché la donna tende a soffrire di più di depressione rispetto agli uomini?
La donna deve fare i conti con i cambiamenti ormonali continui dall’adolescenza fino alla fine dei suoi giorni: la gravidanza, il ciclo, la menopausa, fanno da fertilizzante sulla depressione, influiscono sulla chimica cerebrale e sulle emozioni.
Sono anche più riflessive riguardo i problemi della vita e ciò fa proliferare lo stato patologico.
Quali sintomi si avvertono se si è depressi?
Irritabilità, pensieri autocritici, ansia, difficoltà di concentrazione, diminuzione dell’appetito, insonnia, mal di testa, dolori articolari, pianto incontrollabile, infelicità sono tutti sintomi di uno stato depressivo.
La depressione è perciò un urlo afono di ogni donna che non riesce più a sopportare tutto e non va visto come un fattore negativo ma annuncia un cambiamento faticoso ma positivo nella vita.
Paolo Coelho diceva “la felicità è qualcosa che si moltiplica se è condivisa” e aveva ragione; ciascuna donna per essere felice ha bisogno dell’uomo che la ami così com’è, con il suo animo delicato e complicato e di condividere con lui le emozioni della vita.
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