domenica - 22 Dicembre - 2024

Dolore al petto, l’esame della troponina rileva il rischio d’infarto

Identificato con il nome di “troponina”, è un semplice esame del sangue che può prevenire un infarto o crisi cardiovascolari: capiamo più dettagliatamente di cosa si tratta.

Danni silenti al cuore possono essere svelati dalla troponina. Si usa questa proteina come conferma di un infarto in corso, in quanto è efficace ed utile in chiave preventiva.

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Lo studio:

Ogni qual volta abbiamo un dolore al petto improvviso, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un medico poichè in TUTTI i casi, non dobbiamo sottovalutare sintomi di questo genere poichè potremmo salvarci la vita.

E’ sempre consigliato, anche quando non abbiamo sintomi allarmanti, eseguire un semplice esame del sangue “troponina”, che può prevenire un infarto o crisi cardiovascolari.

Da un’attenta analisi dei risultati dello studio Promise effettuato su circa 4.000 pazienti, si è rilevato che elevate concentrazioni di troponina I ad alta sensibilità (hsTnI), anche all’interno del range di normalità, sono associate ad un incremento del rischio a breve termine di mortalità, infarto miocardico acuto e ricoveri ospedalieri nei pazienti sintomatici.

Un ulteriore studio,  è stato affrontato da docenti delle Università scozzesi di Edimburgo e di Glasgow e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. Nella loro ricerca l’esame della troponina ha confermato il suo potere predittivo su futuri attacchi cardiovascolari per cui non c’erano segnali concreti. Dando la possibilità di intervenire subito con terapie preventive.

Troponina: che cos’è?

La troponina è un complesso proteico formato da tre subunità: troponina C, I e T.

Con questo termine, come ci spiegano gli esperti della Fondazione Veronesi,  ci si riferisce a un gruppo di proteine coinvolte nella contrazione del cuore. Un aumento della loro concentrazione nel sangue circolante può indicare un’importante sofferenza cardiaca. La troponina, quindi, potrebbe diventare un terzo marcatore del rischio cardiaco accanto a colesterolo e pressione del sangue (anzi, «più efficace di questi»).

Oggi l’esame della troponina è già in uso se c’è incertezza su una diagnosi di infarto. La ricerca scozzese ha anche rivelato che tramite la misurazione delle troponine cardiache nel sangue si può controllare anche quali pazienti possono maggiormente beneficiare della cura con statine.

Con un semplice e poco costoso esame del sangue, si potrebbe individuare questo pericolo pur in assenza di sintomi. Un pericolo che avanza silenziosamente, dicono i ricercatori che si sono dedicati allo studio di questo test su tremila uomini col colesterolo alto, ma nessun precedente cardiologico.

Troponina: marcatore salva infarto
Nicholas Mills, docente all’Università di Edimburgo spiega: ” livelli del colesterolo e della pressione del sangue sono associati al rischio di un eventuale disturbo cardiaco, mentre la troponina è una misura diretta del danno al cuore“.
Quando viene richiesto l’esame dal medico di base? 

La ragione più comune per cui viene richiesto il dosaggio della troponina è la conferma di un possibile infarto in corso, per esempio sospettato in base a sintomi come:

  • dolore toracico,
  • senso di costrizione e/o oppressione,
  • fastidio alle spalle e/o alle braccia sul lato inferiore,
  • sudorazione fredda,
  • nausea,
  • senso di stanchezza,
  • affanno,
  •  in caso di angina (dolore toracico dovuto alla carenza di ossigeno del cuore) in fase di peggioramento, ma in assenza di altri sintomi.
Quali sono i livelli normali della troponina?

Sono considerati valori normali:

  • Troponina I: inferiore a 10 µg/l
  • Troponina T: inferiore a 0.1 µg/l

Livelli normali 12 ore dopo l’inizio dei sintomi lamentati dal paziente (per esempio il dolore al petto) suggeriscono che la diagnosi di attacco di cuore sia fortemente improbabile.

Quali fattori possono aumentare i livelli di troponina?

I valori possono aumentare per diverse ragioni:

  • Abuso di Alcool
  • Dermatomiosite
  • Embolia polmonare
  • Infarto
  • Insufficienza cardiaca congestizia
  • Insufficienza renale
  • Miocardite
  • Pericardite
  • Polimiosite

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