Per capir come funziona la truffa dell’energia elettrica, vi raccontiamo la storia accaduta ad Aversa, nel Casertano, dove è avvenuto un vero e proprio furto di energia.
Un magnete applicato al contatore elettrico di un minimarket di Aversa, nel Casertano, ha permesso un furto di energia elettrica pari a circa 29mila euro, corrispondenti a circa 170mila chilowattora “risparmiati”. La frode, che andava avanti da anni, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza: il titolare del negozio ora risponderà di furto aggravato.
Un magnete applicato al contatore dell’energia elettrica ha permesso ad un minimarket di Aversa di rubare al suo vicino di casa poco meno di 30mila euro in bollette. E’ stata l’Enel che, dopo numerosi controlli si è resa contro di quello che stava succedendo: l’uomo, titolare del negozio, aveva di fatto applicato un magnete al contatore elettrico, alterando così il conteggio dei chilowattora e frodando così l’azienda di distribuzione elettrica.
In particolare, il magnete permetteva di “tagliare” il consumo elettrico registrato dal contatore fino al 92%: dai controlli del personale dell’Enel Distribuzione, è emerso che soltanto nell’ultimo quinquennio il risparmio fraudolento del titolare del minimarket sarebbe stato pari a circa 29mila euro, corrispondenti a circa 170mila chilowattora di consumo.
Questo meccanismo fraudolento era stato realizzato grazie ad un magnete applicato al contatore.
Come riporta il sito Luce-gas.it. “Il magnete è un vecchio trucco impiegato per raggirare il fornitore e pagare meno energia di quella che si è effettivamente consumata. È sufficiente posizionare un magnete, ossia una calamita sopra al contatore dell’energia elettrica e i consumi registrati sono inferiori a quelli realmente effettuati. Il trucco del magnete funziona anche sui contatori dell’energia elettronici alterandone i consumi.
Senza addentrarci troppo nella teoria fisica, il magnete riesce a bloccare il funzionamento del trasformatore presente all’interno del contatore. Per farlo occorre utilizzare un magnete molto potente e di una forma opportuna che porti alla saturazione del nucleo del trasformatore“.
“Il soggetto che compie tale azione illegale con il magnete sul contatore incorre in una denuncia penale di furto aggravato dall’uso del mezzo fraudolento. Il furto di energia elettrica mediante manomissione del contatore è difatti un reato punito dagli articoli 624 e 625 del codice penale. La pena prevista per il furto di energia elettrica è la reclusione fino a 6 anni e una multa”.