Le meningi sono le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, con il compito di proteggere, isolare, e nutrire le strutture del sistema nervoso;
L’infiammazione di una delle meningi, nonchè del liquido all’interno, prende il nome di meningite. L’infiammazione può essere provocata da fattori molteplici: virali e batterici e la conoscenza della causa, permette di trattarla in modo corretto. In particolare le meningiti di origine virali sono benigne e guariscono senza specifico farmaco. Le meningiti batteriche invece, sono generalmente più gravi, e possono causare gravi danni al sistema nervoso centrale, con paralisi, sordità, e deficit cognitivi, arrivando talora a provocare il decesso.
I sintomi sono generalmente sono:
Analizziamoli in dettaglio.
Il primo è la febbre improvvisa, generalmente molto alta, oltre i 39 e che compare improvvisamente con picchi elevati.
Il secondo sintomo della meningite è il mal di testa, che si presenta generalmente con episodi molto acuti: in caso di meningite infatti si può tranquillamente parlare di mal di testa lancinanti e dolori insopportabili che, in alcuni frangenti, possono estendersi anche al collo. Trattandosi la patologia di un’infiammazione delle membrane cerebrali, appare chiaro che questo è indubbiamente uno dei sintomi più caratteristici della meningite. Ricordiamo però che la meningite fulminante è piuttosto rara e che i vaccini possono prevenire gli episodi provocati da meningococchi, Haemophilus influenzaedi tipo B, pneumococchi e virus della parotite.
Ricordiamo sempre che febbre e mal di testa possono essere sintomi che riguardano i quadri clinici più disparati, anche una banale influenza può provocare febbri molto alte e mal di testa fortissimi, pertanto non pensate subito al peggio: se avete dubbi fatevi visitare.
Il terzo sintomo caratteristico della meningite è l’incapacità di mettere correttamente a fuoco ciò che vediamo e avere fastidio nell’osservare oggetti lontani.
Il quarto sintomo della meningite si allontana dalle regioni del cervello: si tratta infatti della nausea, che si presenta solitamente in concomitanza con gli altri sintomi ed è generalmente molto forte, al punto da indurre chi soffre effettivamente di meningite ad episodi di vomito a getto.
Il quinto sintomo è l’eccessiva fotosensibilità che viene tipicamente sviluppata da chi è interessato da un episodio di meningite. Quando stiamo male le luci forti possono darci molto fastidio, ed anche questo caso non fa eccezione.
Il sesto sintomo della meningite è la fonofobia, ovvero l’incapacità di tollerare i rumori. Chi ne soffre lamenta un fastidio terribile nei confronti di qualsivoglia rumore, spesso anche dei più insignificanti, che percepisce come delle vere e proprie aggressioni tremende al proprio apparato uditivo.
Il Settimo sintomo consiste invece nella rigidità dei muscoli occipitali, che si traduce in un’inclinazione del capo all’indietro.
L’ottavo ed ultimo sintomo della meningite che vedremo qui oggi è l’incapacità di piegare correttamente le gambe se si spinge la testa del paziente verso il petto, come se le ginocchia fossero sottoposte ad un blocco impossibile da vincere. Questo sintomo è noto come primo segno di Brudzinski, mentre il secondo segno di Brudzinski (detto anche riflesso controlaterale) consiste nell’incapacità di piegare un ginocchio e mantenere l’altro disteso. Se entrambi si flettono, allora siamo di fronte a questa situazione. I due segni di Brudzinski sono utilizzati oggi dai medici insieme ad altre tecniche come uno dei metodi principali di riconoscimento della meningite.
l tumbler test (test del bicchiere) può indirizzare a capire se tali segni sono correlati alla meningite. ecco come si esegue:
E’ bene chiarire che non tutti i tipi di meningite presentano tale sintomo, quindi l’assenza degli “sfoghi” sulla pelle non devono far escludere a priori questa malattia e che il tumbler test non ha specificità del 100%.