Soffri di diabete e non sai quali cibi dovresti evitare del tutto? Allora ti diamo una breve guida per individuarli e con quali alimenti puoi sostituirli.
Il diabete è una malattia cronica, di natura autoimmune o di derivazione alimentare, caratterizzata da un eccesso di glucosio nel sangue e scarsa capacità dell’insulina di fronteggiare questo aumento, ormone che appunto, ha il compito di ridurre la concentrazione di zucchero nel sangue.
I diabetici hanno l’obbligo di attenersi ad una dieta che non innalzi i livelli di zucchero pertanto, molto spesso devono rinunciare ad alcuni alimenti.
Il professor Gabriele Riccardi, professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Ateneo Federico II di Napoli riferisce : «Non è giusto porre divieti, ma certi alimenti vanno certamente limitati. Per tutto esiste una valida alternativa»
Gli alimenti giusti
Chi ha il diabete deve farsene una ragione: deve sostenere un alimentazione sana e priva di zuccheri. «L’obiettivo principale è quello di evitare picchi di zucchero nel sangue» commenta il professor Gabriele Riccardi, professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Ateneo Federico II di Napoli.
Caramelle, bevande zuccherate, carboidrati, dolci, zucchero raffinato, alcuni tipi di frutta sono alimenti che andrebbero evitati. «Non ci sono divieti – chiarisce il professor Riccardi – una fetta di torta una volta alla settimana anche un diabetico se la può permettere . I nostri sono suggerimenti salutari per offrire un’alternativa ad alimenti che non fanno bene e seguire una dieta corretta senza troppe privazioni».
Riso bianco
Mangiare riso bianco regolarmente, come è comunemente fatto in molti paesi asiatici, può aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 , secondo un nuovo studio.
I ricercatori hanno esaminato i dati di quattro studi: due nei paesi asiatici (Cina e Giappone) e due nei paesi occidentali (Stati Uniti e Australia). Tutti i partecipanti non soffrivano di diabete. In media, le persone dei paesi asiatici hanno mangiato circa quattro porzioni di riso bianco ogni giorno. Gli individui nei paesi occidentali, tuttavia, mangiavano meno di cinque porzioni a settimana. Lo studio ha scoperto che più porzioni di riso bianco una persona mangia al giorno, maggiore è il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
L’alternativa: riso integrale o paraboiled
«I cereali integrali non provocano gli stessi picchi di zucchero nel sangue grazie alla fibra, che aiuta a rallentare la corsa del glucosio nel sangue» spiega il professor Riccardi. «Un’alternativa valida è il riso paraboiled, quello che non scuoce – suggerisce il diabetologo – perché il rilascio dell’amido è più lento come per il riso integrale e non fa salire così velocemente la glicemia»
Pizza
La pizza è una fonte di carboidrati, pertanto non può essere mangiata continuamente dai diabetici.
L’alternativa: pizza alle verdure
«Chi soffre di diabete può mangiare la pizza una volta alla settimana con un piccolo accorgimento: va scelta la porzione mignon ( o mezza pizza) possibilmente con le verdure o i funghi. Da evitare condimenti come salsiccia, wustel, patatine e salame piccante. Ottimo, se piace, l’impasto integrale»
Banane e uva
Anche l’uva è ricchissima di zuccheri.
L’alternativa: arance e fragole
La scelta migliore per chi è diabetico sono mele Granny smith, pere, arance, fragole, anguria, mirtilli e frutti di bosco
Cornetto a colazione
Anche se un buon cornetto ci fa risvegliare con il sorriso, purtroppo i diabetici dovrebbero evitarlo poichè ricco di grassi, carboidrati e sodio. Se ripieno da crema, cioccolato o marmellata, andrebbe bandito totalmente tranne se mangiato di rado.
L’alternativa: torte di riso integrali o yogurt senza zucchero. «Il toast con la marmellata non è un tabù, basta spalmarne un velo con una percentuale del 60% di frutta»
Succhi di frutta
Il succo di frutta contiene una grande quantità di zucchero che aumenta i livelli di zucchero nel sangue molto rapidamente. Pertanto, le persone con diabete di solito devono evitare di bere succo di frutta.
Come regola generale, mangiare frutta intera è più sano che bere succo di frutta o frullati di frutta.
Una volta considerata una bevanda salutare, ricerche recenti indicano che il consumo regolare di succo di frutta può aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2
L’alternativa: meglio un frutto perché lo zucchero è molto meno concentrato rispetto al succo.
Miscele di frutta secca e disidratata
In termini di composizione dei macronutrienti, sia la frutta fresca che quella secca contengono quasi il 100% di carboidrati, la maggior parte dei quali è sotto forma di fruttosio o zucchero della frutta. Alcuni frutti sono più ricchi di zuccheri di altri. Poiché la frutta secca è disidratata, lo zucchero naturale della sua frutta è più concentrato rispetto alla frutta fresca. I carboidrati in tutti i tipi di frutta causano un aumento della glicemia, ma poiché è confezionato con fibre, una porzione di frutta di solito non aumenta il livello di zucchero nel sangue fino ad altri carboidrati.
La maggior parte dei frutti secchi, come uvetta, datteri o fichi, contiene circa 15 grammi di carboidrati in soli 2 cucchiai . Altri, come le albicocche, un po meno zuccheri, quindi la dimensione della tua porzione può essere un po ‘più grande. L’ USDA riferisce che una porzione di un quarto di tazza di albicocche secche contiene 18 grammi di carboidrati. Ciò significa che se hai necessità di diminuire i carboidrati e di rimanere tra 45 e 60 grammi di carboidrati per pasto, puoi comunque goderti un po ‘di frutta secca.
L’alternativa: ci si può creare il proprio mix di semi di girasole, noci, mandorle, piccole quantità di cocco non zuccherato.
Patatine fritte
Le patatine fritte, ricche di amido, carboidrati e grassi sono dannose per i diabetici.
L’alternativa: «Le patatine fritte sono un problema per i diabetici perché contengono molto amido – spiega il professor Riccardi – e la frittura non è certo salutare, ma è un problema secondario. In alternativa va benissimo la verdura cotta ma una volta a settimana va bene anche il carciofo, la zucchina o la melanzana fritta, facendo attenzione ad asciugare l’olio della frittura»