Ancora una volta i clienti di telefonia mobile Tim, Wind e Vodafone cadono nella trappola di queste due grandi aziende che guadagnano e aggiungono dei rincari senza consenso e senza informare i clienti. Fare una ricarica da 5 o 10 euro ma ritrovarsi un accredito effettivo di 4 e 10 euro.
Fai una ricarica da 5 o 10 euro, ma te ne ritrovi solo 4 o 9. Ecco l’ultima trovata di Vodafone, Tim e Wind che hanno “tassato” le ricariche: chiunque deciderà infatti di effettuare una ricarica di 10 o 5 euro, troverà un accredito di 9 e 4 euro poichè, entrambe le compagnie, tratterranno a loro favore un euro a ricarica effettuata.
Ricarica 5 o 10 euro e paghi 1 euro di tassa
Fai una ricarica da 5 o 10 e ti ritrovi con soli 4 euro o 9 euro di traffico disponibile. La questione è semplicemente ridicola: tutto ciò è accaduto senza il consenso dell’utente e senza aver avvisato di questo nuovo cambiamento. Tim, Wind e Vodafone pertanto da oggi tratterranno un euro dai tagli di ricarica più economici dando in cambio 3 giga per la navigazione da smartphone. Lo abbiamo segnalato all’Agcom.
Servizi che il cliente non vuole
Acquisti una ricarica da 10 euro ma ne hai solo 9 di traffico disponibile, ne scegli una da 5 e te ne ritrovi solo 4. Dopo il caso di Ricarica+ di Tim, anche Vodafone e Wind rivede i tagli di ricarica più economici. Per “addolcire” questa operazione illecita (poichè il cliente non ha dato consenso), l’operatore offre in cambio 3 giga di traffico dati all’utente da utilizzare entro 24 ore.
Come funziona la nuova modalità di ricarica
Chiunque deciderà di effettuare una ricarica di 5 o 10 euro, dovrà considerare che in realtà il credito sarà di un euro in meno rispetto all’importo.
Il cliente, pur non essendo mai stato avvisato, non avrà scelte diverse. L’unica cosa che dovrà fare per evitare di pagare un euro di tassa, è quella di ricaricare 25 euro o più. Quindi, se non utilizza il traffico dati o se il suo piano tariffario ha già le soglie sufficienti per il proprio consumo, di fatto questi 3 giga aggiuntivi risulteranno del tutto inutili.
Sarà AGCOM ovvero l’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che chiederà il ripristino delle condizioni di normalità.