Spesso è proprio il contrario di quello che si pensa: i figli di donne casalinghe hanno minore possibilità di successo a scuola rispetto ai figli di donne che hanno un impiego.
Care mamme lavoratrici, non sentitevi in colpa per i vostri mille impegni professionali, rilassatevi e tirate un sospiro di sollievo. Essere delle madri realizzate da un punto di vista professionale garantisce un successo scolastico dei propri figli e a confermarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori.
Le donne che decidono di fare le casalinghe per garantire sostegno continuo ai propri figli in tutto l’arco della giornata, non fanno altro che peggiorare la situazione, infatti, non rappresenta la scelta migliore quest’ultima.
I risultati degli studi condotti
Per comprendere quanto appena affermato, sono stati analizzati i test invalsi proposti agli alunni di terza media nell’anno 2016/2017. I risultati mettevano in chiaro che, coloro che avevano una madre casalinga, avevano raggiunto dei risultati nei test poco soddisfacenti rispetto ai test svolti da alunni che avevano una madre lavoratrice.
Questa affermazione potrebbe sembrare insolita poiché tutti pensano che avere una madre lavoratrice possa nuocere ai propri figli non garantendo loro la giusta attenzione e aiuto nei compiti scolastici mentre, avere una madre casalinga significherebbe ricevere la migliore vigilanza sui figli.
A spiegare perché accade questo, risponde Viviana Ranucci, preside dell’istituto comprensivo Matteo Ricci di Roma che appunto afferma quanto segue:
“i figli delle mamme lavoratrici risultano essere molto più autonomi nello svolgimento dei compiti scolastici pertanto si sentono più stimolati e imparano a cavarsela da soli nelle questioni di problem solving, imparando molto dagli errori commessi”.
Il fatto di essere delle madri lavoratrici pertanto permette ai propri figli di renderli sicuri di sé, maturi, intelligenti e pronti a sviluppare velocemente le proprie capacità e competenze linguistiche. Avere madri invece, completamente riversi sui propri figli, li fa crescere immaturi, insicuri, sempre alla ricerca di rassicurazioni e guidati e a volte incapaci o restii a svolgere attività didattiche da soli.
© Riproduzione riservata