Avere prurito specifico in una zona, in modo costante nel tempo, indica che c’è un problema di fondo, che non è sempre così grave ma che può essere semplicemente di tipo emotivo.
Il prurito è un segnale inviato dal corpo per avvertirci di un malessere, di un irritazione, di un’allergia, di uno squilibrio e anche di una malattia più seria come il cancro.
Ecco perché durante i periodi difficili siamo più suscettibili alle infezioni, comprese quelle vaginali.
Il prurito però, come anche la sudorazione, spesso è il campanello d’allarme più evidente per segnalarci dei problemi psicologici, malesseri che diventano psico-fisici.
Se per alcune malattie psicosomatiche può sfuggire il senso di connessione tra la mente e il corpo, nel caso dei disturbi cutanei appare più evidente il senso in quanto è proprio sulla pelle che i conflitti emotivi vengono “scaricati”.
Il prurito pertanto, può peggiore quando si vive un forte stress, ansia, depressione, stati di angoscia.In questo caso la psiche manifesta la sua reazione sul corpo e questo fenomeno non ha nulla a che fare con le vere allergie. E’ come se si creasse una ribellione tra il corpo e la mente.
Lo stress, fisico e psichico, influisce negativamente sulla produzione di anticorpi e sulle cellule preposte alle difese, e modifica anche il delicato equilibrio tra i microrganismi “buoni” della nostra flora batterica e quelli dannosi.
Inoltre, il prurito si manifesta in parti del corpo diverse perchè vuole appunto indicare un problema differente.
Ricordiamo che, prima di affermare che una dermatosi è psicosomatica, occorre escludere tutte le possibili cause organiche con una visita diretta, eventuali test ematochimici e altri esami strumentali.
Ecco una mappatura delle principali sedi di questo fastidioso sintomo, e di relazionarle con alcune comuni motivazioni psichiche:
Spesso si dice , quando si è preoccupati, di avere un “gratta-capo”. Questa localizzazione del sintomo, sottintende, a livello spesso inconscio, una preoccupazione e il nostro tentativo di trovare una soluzione.
Quando respiriamo un’aria pesante, o, per meglio comprendere, “irritante”, spesso si accusa prurito in questa sede; ad es: il prurito al naso dei bambini che vivono in un ambiente familiare “teso” in cui i genitori spesso litigano e non vanno d’accordo.
E’ la localizzazione di quando abbiamo difficoltà a vederci chiaro, e allora, dobbiamo strofinarci gli occhi…
Tipico di quando ci gettiamo un problema “alle spalle”, ignorandolo. E’ il momento, allora, di ripescare il problema, di affrontarlo, e risolverlo.
Tipico di quando ci troviamo nella difficoltà di agire razionalmente o d’istinto o quando si è combattuti per qualcosa. Il collo è il punto di congiunzione tra testa e cuore; per questo si traduce nell’ incapacità di decidere la cosa più giusta da fare.
Quante volte, avendo voglia di “picchiare” qualcuno, diciamo: “- Mi prudono le mani…..”. Esprime una rabbia soffocata.
Le gambe, ci portano lontano…ecco come, un prurito in questa zona, può celare la smania di fare qualcosa o di scappare da una determinata situazione . Es: il prurito alle gambe degli anziani, spesso cela la paura della morte, e il tentativo di sfuggire da tale esperienza…
Tipico di quando ci troviamo in una situazione dalla quale toglieremmo volentieri i piedi…
Particolare attenzione va posta al prurito della pancia nelle gravide, in quanto potrebbe sottintendere un rifiuto inconscio alla maternità a seguito di svariati problemi come giovane età della mamma, problemi economici , finanziari ecc….
Più spesso colpisce il sesso femminile, e, a meno di infezioni, può essere causato da sensi di colpa oppure da una insoddisfacente e poco gratificante vita sessuale.
Il prurito diventa un modo di grattarsi via un persecutore interno – fantasmatico o reale non ha più importanza – che non da tregua. Ma il prurito aspecifico incontrollabile può essere anche la difesa a un cambiamento di pelle, a un passo esistenziale verso un’identità nuova, alla scelta della propria creatività, all’ assertività.
In ogni caso, anche se si tratta di un disturbo psicosomatico, non si può evitare di curarlo perché i suoi effetti sono più che concreti.