Benessere

I tacchi alti fanno male: è un obbligo indossarli a lavoro?

I danni dei tacchi a spillo a volte sono irreversibili pertanto è opportuno farne un uso moderato, anche in ambienti dove si chiede il loro uso

Tacchi alti superiori ai 5 cm rendono più sensuali, slanciano e rendono perfetto qualsiasi tipo di out-fit si indossi.

Non sono sempre idonei, infatti, da essa ne derivano problemi alla spina dorsale, traumi, dolori, alluce valgo, infiammazioni delle ossa del piede.

Un uso prolungato di tacchi purtroppo è sconsigliato: rappresentano la causa primaria delle ernie del disco, delle degenerazioni articolari, predispongono a fratture e incidono molto sul tendine di Achille: il piede, infatti, in posizione eccessivamente rialzata nella parte posteriore crea un ispessimento del tallone e accorcia le fibre della muscolatura.

Le donne sono in piena lotta con loro stesse perché nonostante si conoscono i rischi, è difficile rinunciare ad una scarpa meravigliosa che slanci e allunghi il fisico.

In Gran Bretagna era stata avanzata la richiesta di obbligare le dipendenti ad indossare i tacchi alti durante l’ora di lavoro per dare un immagina più elegante all’azienda in generale e rendere il personale accogliente e di bell’aspetto.

La richiesta è stata respinta lo scorso Aprile. Addirittura è stata proposta la legge che vieta ai datori di lavoro di chiedere al personale di indossare tacchi.

Le donne dovrebbero imparare a farne un uso parsimonioso e usarle quando strettamente necessario perché in realtà, la sensualità e la bellezza di una donna non si vede soltanto da un tacco 12!

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