Dal nuovo Coronavirus, ribattezzato COVID-19 dall’organizzazione mondiale della sanità, si può essere infettati ma si può anche guarire. A ribadirlo sono le autorità sanitarie cinesi dove l’epidemia è partita e dove ha fatto più contagi e vittime, salite ore a oltre 1100, come emerso dall’ultimo bollettino diffuso dalla commissione sanitaria sull’epidemia della provincia di Hubei. Secondo un alto funzionario della Commissione sanitaria nazionale cinese, Mi Feng, i dati raccolti in questi giorni infatti dimostrerebbero che la percentuale di pazienti che sono guariti dalla polmonite da nuovo coronavirus sta aumentando di settimana in settimana ed ormai ha raggiunto e superato il dieci per cento dei contagi.
Durante una conferenza stampa a Pechino in cui ha fatto il punto della situazione su contagi, decessi e guarigioni, il funzionario cinese ha spiegato che i pazienti guariti martedì hanno raggiunto quota 10,6% a fronte di una percentuale iniziale di solo l’1,3% registrata lo scorso 27 gennaio.
Il portavoce delle autorità sanitarie di Pechino ha sottolineato che le guarigioni hanno registrato una crescita relativamente rapida nell’ultimo periodo, indicando questo dato come una prova delle misure messe in campo nel Paese asiatico per contrastare il nuovo coronavirus. Stando sempre ai dati forniti da Mi Feng, anche le altre misure di contrasto alla diffusione del virus, come la quarantena di intere città e provincie, si stanno rivelando efficaci per interrompere l’epidemia. Questo sarebbe dimostrato da alcuni sviluppi positivi nel numero di casi riscontrati.
Pur sottolineando che il numero di nuovi casi della malattia oscilla tra i vari periodi presi in esame, secondo Mi Feng nell’ultimo arco di tempo si starebbe registrando una tendenza al ribasso nelle zone al di fuori della provincia di Hubei, l’epicentro dell’epidemia dove i contagi invece salgono ancora. A parte l’epicentro dell’epidemia che resta isolato, infatti, i casi di Coronavirus nel resto della Cina sarebbero diminuiti per otto giorni consecutivi. In particolare la Commissione sanitaria cinese spiega che in generale il numero di nuovi casi della malattia è diminuito dal picco di 3.887 registrato il 4 febbraio ai 2.015 di martedì.