Il mal di pancia è un disturbo molto frequente che ha diversa causa e che interessa una vasta area del nostro corpo.
Si può ben riconoscere che la zona interessata dal dolore non è sempre la stessa, infatti, si concentra in posizione centrale o laterale sinistra e destra. Oltre a identificare un reale disturbo dell’organo, il così detto “mal di pancia” può essere anche di origine psicosomatica poiché, gran parte delle emozioni negative o positive, si somatizzano su questa parte del corpo.
Riconoscere la causa che genera il malessere significa agire velocemente, cambiando anche eventuali abitudini dannose: alimentazione non adeguata, eliminare eventuali intolleranze, rafforzare la flora intestinale, effettuare pulizia approfondita del colono tramite lavaggi o digiuni.
Il bruciore ha origine da quella definita gastrite o duodenite: può essere derivata da un’ernia iatale che genera un’apertura anomala del cardias, valvola che dovrebbe bloccare la risalita dei succhi gastrici e che, per anomalia appunto del suo funzionamento, fa risalire gli acidi che arrivano a corrodere l’esofago. Il dolore da gastrite compare di solito a stomaco vuoto mentre quello da reflusso gastroesofageo è frequente di notte.
Il dolore crampiforme, invece, molto violento e pungente, può derivare da eccesiva quantità di area nel colon o da ulcere.
Come puoi osservare dall’immagine ogni zona dell’addome può presentare un disturbo diverso. I medici, infatti, testano la pancia per verificare eventuali punti contratti dell’addome, rigonfiamenti e zone rigide. Lì dove si presenta il dolore, si può comprendere quale patologia infiammatoria è in atto.
Zona superiore/destra dell’addome: calcoli biliari, ulcera allo stomaco, pancreatite.
Zona superiore/centro dell’addome: calcoli biliari, bruciore di stomaco/indigestione, ulcera allo stomaco, pancreatite, ernia epigastrica.
Zona superiore/sinistra dell’addome: ulcera allo stomaco, ulcera duodenale, colica biliare, pancreatite.
Zona centrale/destra dell’addome: calcoli renali, infezione alle vie urinarie, costipazione, ernia lombare.
Zona centrale/centro dell’addome: appendicite (fase iniziale), pancreatite, ulcera allo stomaco, infiammazione intestinale (tenue), ernia ombelicale.
Zona centrale/sinistra dell’addome: calcoli renali, malattia diverticolare del colon, costipazione, infiammazione intestinale.
Zona inferiore/destra dell’addome: appendicite, costipazione, dolore pelvico di origine
ginecologica, dolore all’inguine (ernia inguinale).
Zona inferiore/centro dell’addome: infezione alle vie urinarie, appendicite, malattia diverticolare del colon, infiammazione intestinale, dolore pelvico di origine ginecologica.
Zona inferiore/sinistra dell’addome: malattia diverticolare del colon, dolore pelvico di origine
ginecologica, dolore all’inguine (ernia inguinale).
Calcoli biliari: Sono piccolissimi sassolini che si creano nella cistifellea e creare dolore fastidio persistente. La causa principale per cui si formano è il colesterolo. Essere in sovrappeso, il diabete, il diabete sono fattori di rischio.
Appendicite: Essa è un’infiammazione dell’appendice che dà dolore e crampi acuti. Per poter capire se si tratta di appendicite è opportuno fare una tac o un’ecografia. Il trattamento si esegue tramite rimozione chirurgica e con una dieta liquida e antibiotici.
Ernia epigastrica: Consiste nella fuoriuscita delle viscere dalla parete muscolare epigastrica generando dolore e fastidio. Spesso le cause dell’ernia sono: sollevamento di pesi eccessivo, obesità, sforzi nel defecare, gravidanza.
Ulcera duodenale: E’un’erosione che coinvolge una parte del duodeno ed assomiglia ad una ferita aperta. Favorita dallo stress, fumo e scorretta alimentazione. Il dolore fortissimo risveglia il paziente di notte oltre ad altri sintomi: vomito, perdita di appetito, spossatezza.
Costipazione: Rappresenta un blocco delle feci in una parte dell’intestino che non potendo fuoriuscire, determina dolore acuto. Alimentazione scorretta ricca di carboidrati e povera di fibre e acqua determina costipazione. Nei casi più gravi diventa fecaloma.
Ernia inguinale: Essa è una protrusione dell’intestino attraverso un’apertura della parete addominale nell’inguine. Si riconosce poiché si avverte un rigonfiamento all’inguine e allo scroto. La tac conferma la diagnosi.
Diverticolite: E’uno stato caratterizzato dalla presenza di piccoli sacchi simili a palloncini disposti nell’intestino tenue. Di solito si riconoscono a causa di una difficoltà nel defecare e la diagnosi è confermata dalla colonscopia. Il trattamento prevede una dieta ricca di fibre.
Pancreatite: E’un disturbo frequentissimo molto spesso generato da un’eccessiva assunzione di zuccheri o dalla scarsa introduzione nella dieta di frutta e verdura che forniscono enzimi necessari per lavorare perfettamente.
Colite: E un disturbo che si riconosce dal dolore addominale molto intenso, da stitichezza o diarrea. Interessa il colon e viene anche denominata colite nervosa poiché il più delle volte è causata dallo stress psicofisico.
Imparare a riconoscere i propri disturbi e a diagnosticare in tempo le varie patologie significa prendersi cura di se stessi e volersi bene.
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