Città del Vaticano – Chi non si vaccinerà, rischierà di avere sanzioni e di essere licenziato. Queste le parole del Vaticano che considera la salute pubblica la priorità da rispettare. Il Vaticano con un decreto ben strutturato è intervenuto per precisare meglio quali sanzioni sono previste nei confronti dei dipendenti e dei propri cittadini che rifiutano di vaccinarsi.
Se nelle settimane scorse era stato inviato a tutti i settori amministrativi della curia una sorta di questionario per capire quanti fossero i lavoratori contrari alla campagna di vaccinazione in corso, e quanti quelli che al contrario si sarebbero vaccinati, ora è il Governatorato a farsi avanti con un provvedimento che stabilisce misure aggiornate da adottare «secondo il principio di necessità, considerando il rischio effettivo per la sanità pubblica».
Vaccinarsi non è obbligatorio ma rappresenta comunque un atto di responsabilità.
In ogni caso il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato, ha previsto anche il demansionamento per chi non può fare il vaccino per ragioni di salute, con il mantenimento dello stipendio come ha rilevato l’Ansa che si è accorta del decreto in vigore pubblicato sul sito Vaticanstate.
«Si ritiene il sottoporsi alla vaccinazione la presa di una decisione responsabile, atteso che il rifiuto del vaccino può costituire anche un rischio per gli altri e che tale rifiuto potrebbe aumentare seriamente i rischi per la salute pubblica».