Poco si sa su come riconoscere le malattie cardiache di una donna e su come trattarle in modo efficace.
Le donne e gli uomini hanno diversi fisici. È ovvio. Ma le differenze non si limitano all’apparenza e agli organi riproduttivi. Un esempio di differenze meno pronunciate è il sistema cardiovascolare e le malattie correlate. Ipertensione e problemi cardiaci sono considerati principalmente disturbi maschili. Ma non è così! Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte tra le donne di età superiore ai 35 anni in tutto il mondo. Nel solo 2019, oltre 240 mila persone sono morte di malattie cardiovascolari (infarto e ictus) in Italia. Il 69 percento di loro sono donne.
Ciro Indolfi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia ha affermato:”ictus e infarto sono la prima causa di morte anche nelle donne. Il messaggio importante che i Cardiologi italiani vogliono diffondere riguarda anche la differenza dei sintomi dell’infarto che nelle donne sono frequentemente atipici”.
La medicina di genere ha evidenziato specificità nelle malattie cardiovascolari, ma anche disparità di trattamento. L’organismo femminile manda dei segnali d’allarme diversi da quelli dell’organismo maschile. In passato ciò è stato spesso motivo di una non corretta interpretazione dei sintomi, errori diagnostici e quindi trattamenti inappropriati.
Mentre per l’uomo infatti i segnali sono abbastanza chiari, per la donna i segnali sono celati, più subdoli.
Ciò dipende da una diversa predisposizione e dal fatto che l’infarto della donna è un fenomeno relativamente recente, correlato sia al maggiore stress sia all’aumento della presenza femminile sui luoghi di lavoro.
Il principale fattore di rischio per l’infarto del miocardio è l’ipertensione arteriosa. Ed è proprio tra le donne che questa malattia è abbastanza comune. Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, l’ipertensione nelle donne si verifica in età precoce rispetto agli uomini e progredisce più rapidamente. Pertanto, i vasi sanguigni nel corpo femminile sono soggetti a più stress per un periodo più lungo. Pertanto, le donne (e gli uomini) dovrebbero controllare regolarmente la pressione sanguigna da 20 anni.
Anche il sovrappeso e il grasso corporeo nell’addome contribuiscono all’insufficienza cardiaca. Gli studi dimostrano che le donne le cui forme sono più simili a una mela che a una pera sono più a rischio di infarto, anche se il loro indice di massa corporea è normale. Ciò è particolarmente vero per le donne durante la menopausa.
Emergono importanti dati dallo studio: il 42% delle donne non viene colpito da dolori al petto durante un infarto e questo porta a un 14% di donne che muore per infarto perché non ne riconosce i sintomi.
E visto che riconoscere in tempo un infarto fa la differenza, ecco i campanelli d’allarme che una donna non dovrebbe mai sottovalutare.
1) Dolore alla schiena. Se gli uomini accusano dolore al torace o al braccio, la donna avverte dolore alla schiena. Il dolore non è particolarmente intenso, per questo viene spesso confuso con un banale mal di schiena.
2) Nausea. Agli uomini non succede.
3) Stanchezza e affaticamento. Per una donna essere stanca è normale e quasi nessuna pensa che dietro a quella stanchezza si nasconda un infarto. Nel caso dell’infarto, però, la stanchezza è particolarmente intensa.
4) Sudori freddi e giramenti di testa. In questo caso la percezione è sfumata e il problema non viene immediatamente collegato con l’infarto.
5) Dolore alle spalle. Il dolore, in genere, parte dal collo e arriva alle spalle. Spesso viene confuso per la contrattura della cervicale.
Se avvertite più di uno di questi sintomi, un controllo dal medico di fiducia e se necessario dal cardiologo per un elettrocardiogramma toglie ogni dubbio.