Nelle zone in cui la crisi ha creato degrado, si sta cercando di dare una svolta attraverso le politiche abitative e per la riqualificazione sociale ed edilizia.
Il comune di Taranto, provincia della Puglia, ha deciso di vendere, al prezzo simbolico di un euro, case comunali di vecchia e nuova costruzione, portando avanti una politica che prende luogo, già da anni, in diverse città italiane colpite dalla crisi.
Francesca Viggiano, assessore al patrimonio, ha annunciato: «Si tratta di una vendita simbolica con concessione del diritto di superficie della durata di 100 anni a fronte dell’assunzione dell’obbligo di riqualificazione con possibilità di sgravi dagli oneri di urbanizzazione».
Il comune insomma, donerebbe la casa ad un euro, per un termine di 100 anni. L’acquirente della casa avrà il dovere di ristrutturare l’abitazione, con possibilità di sgravi delle spese sostenute. Questo progetto mira a risanare il patrimonio immobiliare della bella città di Taranto.
La rigenerazione urbana, in questo caso, coinvolgerebbe le abitazioni già esistenti, a fronte di una situazione critica che Taranto vive: i cittadini non investono più denaro per costruire case nuove, i cui costi sono alti e il lavoro e il reddito pro capite è scarso.
Questo è il motivo che spinge ad «un vero e proprio rinnovo urbano nella forma dell’abbattimento e ricostruzione di porzioni di città, oltre che singole sostituzioni edilizie improntate all’adeguamento sismico o all’efficientamento energetico. Obiettivo che potrebbe comportare anche l’abbattimento di alcuni edifici e l’eventuale ricollocazione delle volumetrie abbattute».
Le novità disposte in ambito amministrativo non finiscono qui al comune di Taranto: si è pronti a varare un sostegno abitativo per i papà separati. Il sostegno sarà garantito dai 20 milioni provenienti dal Governo, con lo scopo di sconfiggere il disagio e la povertà che incombe in questa regione.
L’assessore fa chiarezza su come funzionerà l’iniziativa per il sostegno padri separati«Ci saranno a disposizione una ventina di alloggi al Borgo, dove ogni papà avrà i suoi spazi di riservatezza e in più ci saranno servizi comuni, come aree di svago e anche spazi per gli incontri con i propri figli».
Si procederà inoltre al recupero di edifici e luoghi pubblici, attraverso il progetto”Bisso”.
A spiegare in cosa consiste il progetto appena citato, vi è l’assessore Francesca Viggiano:
«Il progetto Bisso si propone come modello e spunto di innovazione sociale all’interno di un quadro più complesso sociale, economico ed artistico-culturale del contesto della Città Vecchia di Taranto. Questo progetto si incardina nel programma Ecosistema Taranto e pone le basi per il Comune, assieme al partenariato, di capitalizzare e replicare, con i dovuti adattamenti, una buona pratica già sperimentata con successo denominata Cantiere Scuola. Si tratta di recuperare edifici e luoghi pubblici dismessi (di proprietà del Comune o beni ecclesiastici), attraverso il reclutamento, la formazione, la qualificazione professionale e l’attivazione di maestranze locali, che si impegnano nella realizzazione di lavori di ristrutturazione e riqualificazione all’interno di cosiddetti Cantieri Scuola, nella Città Vecchia di Taranto. Pertanto, attraverso workshop ed attività di sensibilizzazione territoriale (laboratori), si identificheranno i settori e le attività da insediare nei nuovi spazi comuni. Il progetto costituisce una grande opportunità per la nostra Taranto, ma anche una sfida per conciliare i nuovi modelli e strumenti del social impact con le logiche organizzative e gestionali della pubblica amministrazione».